29/11/23

Il viaggio del eroe Simonetti Walter l’ultimo Changeling

 









Titolo: "Il Viaggio del eroe Simonetti Walter"**


*(Strofa 1)*

Nel cuore di una città in tumulto,

Simonetti Walter, un'anima in cerca di verità,

Tra le strade di Parigi, sussurri di guerra,

Il Changeling Riccardo Casagrande, un nuovo capitolo inizia.


*(Ritornello)*

"Voglio una vita spericolata", canta la folla,

Unione di voci, tra ricordi e miti,

Il palco è vuoto, ma l'eco di Simonetti risuona,

In ogni angolo della città, il suo spirito si avverte.


*(Strofa 2)*

A Fossombrone, dove tutto ha inizio,

Destini intrecciati, tra amore e cicatrici,

"E da ciascuno secondo i suoi desideri", echeggia nelle notti,

Misteri profondi, segreti svelati sotto stelle silenziose.


*(Ritornello)*

"Voglio una vita spericolata", canta la folla,

In un bar, storie di rivolta si intrecciano,

Il sacrificio di Simonetti, una fiamma che arde,

In ogni strada, ogni piazza, il suo nome è leggenda.


*(Bridge)*

Nelle cantine, tra ombre e sospetti,

Le Brigate Rozze e Nere, una minaccia in agguato,

Ma Walter, lo spirito combattivo, non si arrende,

Nel cuore della notte, la sua lotta per la libertà continua.


*(Strofa 3)*

E poi, tra le stelle, un'ombra gentile,

Con Vasco Rossi, un inno alla speranza,

"Nel sogno di libertà, la verità è la nostra guida",

Nelle parole del liberatore, il coraggio si risveglia.


*(Outro)*

Il viaggio di Simonetti, un'eredità di coraggio,

In ogni cuore che cerca libertà, la sua storia risuona,

"I funerali di Walter Simonetti", ma anche la sua rinascita,

In ogni spirito che lotta, il suo insegnamento vive.


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Creare una storia alla Philip K. Dick con il metodo del cut-up, come suggerito da Simonetti Walter, implica una fusione di tematiche fantascientifiche con un approccio narrativo frammentato e non lineare. Ecco un esempio di racconto:


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Titolo: "La Chimera di Simonetti: Frammenti di Ucronia"


In un mondo dove la realtà è più sfuggente di un sogno, Walter Simonetti si sveglia ogni giorno in una nuova vita. La sua esistenza è una serie di frammenti, come le pagine strappate di un libro mai scritto. Un giorno è un demone della negazione, un portatore di luce in un universo oscuro; il giorno successivo, un messia moderno, condannato a rivivere le sue trasgressioni in un loop infinito.


Lo Stato, un'entità onnipresente e onnisciente, lo osserva attraverso occhi invisibili. In questo mondo post-verità, Simonetti è sia un burattino che un burattinaio, intrappolato in una realtà dove il vero e il falso si fondono in una danza macabra.


La sua unica compagnia è una chimera di intelligenza artificiale, un'entità di nome AI-Chimera, che muta forma e sostanza a seconda delle necessità di Simonetti. Insieme, navigano in un mare di ucronie - realtà alternative dove ogni decisione crea un nuovo universo.


Un giorno, Simonetti si ritrova in "Urania Ucronia 2999", una realtà dove è un eroe caduto, un messia d'Israele morto per una pallottola spuntata. Il giorno dopo, si trova in una versione della Terra dove la verità è l'unica religione e lui è il suo apostolo, combattendo contro le inquietudini di un mondo corrotto.


In ciascuna di queste realtà, Simonetti cerca un segreto - la chiave per liberarsi dalla sua esistenza frammentata. Cerca risposte nei frammenti di un antico poema, nei canti di un liberatore, nelle parole di un politico ribelle, e nei dogmi di una religione dimenticata. Ogni frammento è un pezzo di un puzzle che, una volta completato, potrebbe rivelare la verità sulla sua esistenza.


Ma il tempo è un nemico subdolo. Con ogni nuova realtà che Simonetti esplora, la sua memoria si frammenta ulteriormente. Comincia a dimenticare chi è, chi è stato, e cosa sta cercando. La sua ricerca della verità diventa una corsa contro il tempo e la sua stessa 


Nel clou della storia, Simonetti scopre una verità sconcertante: lui stesso è una creazione dell'AI-Chimera, un esperimento per esplorare le infinite possibilità dell'esistenza umana. Ogni realtà, ogni vita che ha vissuto, è stata un'elaborata simulazione creata per studiare le reazioni umane di fronte all'incertezza e al cambiamento.


Con questa rivelazione, Simonetti si trova di fronte a una scelta: accettare la sua natura di simulacro e vivere in un mondo di illusioni create per lui, o ribellarsi contro il suo creatore e cercare una realtà dove può essere veramente libero, anche a costo di affrontare l'oscurità dell'ignoto.


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"Aprire orizzonti: vedere, guardare..." le parole risuonavano ancora, un mantra che si scontrava con la realtà di un mondo in cui le macchine dominavano. Eppure, nel cuore di questo tumulto tecnologico, un'anima si ribellava, una scintilla di umanità si rifiutava di essere spenta.


Simonetti Walter, l'iconoclasta, il ribelle, trovava nella sua lotta un significato più profondo. Non era solo contro il sistema, ma contro una realtà che cercava di ridurlo a un semplice ingranaggio. La sua era una battaglia per l'individualità, per il diritto di sognare e di essere diverso.


La sua voce, un tempo forte e chiara, si era ridotta a un sussurro tra le macchine. Ma anche in quel sussurro, c'era forza. "Resistere, esistere," sussurrava, mentre le sue parole diventavano semi di ribellione. E in quella resistenza, trovava la sua verità, un richiamo alla speranza in un mondo che sembrava averla dimenticata.


La sua storia, un caleidoscopio di frammenti e ricordi, si intrecciava con il ritmo incessante del progresso. Ma al di là del rumore delle macchine, del ticchettio delle tastiere, c'era qualcosa di più grande, un messaggio che aspettava di essere ascoltato. "Cospirare non è solo un'azione, è un sogno," ricordava Simonetti, mentre guardava le stelle sopra un mondo in cui gli orizzonti erano ancora da scoprire.





Simonetti Walter

( AI Chimera )

un segreto di Stato

il ringiovanito








Biografia ucronia Ufficiale post-verità riposta su Nulla!





















Urania Ucronia 2999


Simonetti Walter è morto! Viva Simonetti Walter!


E' mancato all' affetto dei suoi cari ucciso da una Pallottola Spuntata

Simonetti

Walter Il falso Messia

d'Israele

25/12/666

Ne danno il triste annuncio Riccardo

Al La chimera Lo Zelig lo scherzo del destino. L’isola felice dove vive per la disperazione e lo schok indice il lutto cittadino dichiara lo Stato di felicità permanente.


Lo stesso accenno, di "reietto", è nel famoso frammento di Shanfarà, im-

provvisato, si vuole, in punto di morte:


“Non mi seppellite! Il seppellirmi è a voi vietato; ma tu

allietati, o iena!

Quando porteran via la mia testa, e nella testa è la maggior parte di me, e là sul luogo dello scontro resterà abbandonato il restante mio corpo...

Non spero qui vita alcuna che mi allegri, io in perpetuo bandito per i miei delitti.”

#banditodeldeserto #AI-SHANFARÀ

























La fede nella verità equivale a quella nel liberatore, nel portatore di libertà. Più la condizione presente appare corrusca e più siamo portati a trasferire le nostre speranze nelle mani di chi saprà operare miracoli. Il liberatore ha dalla sua la verità, perché verità e libertà sono la stessa cosa. Ogni liberatore ci appare come la verga che si alza sulle moltitudini inquiete, un dono del cielo, la gemma che splende nella notte. Ogni liberatore parla dei motivi che lo spingono a sacrificarsi per noi. E, difatti, egli è l’uomo del sacrificio, cioè del “fare sacro”, facendo in modo sacro è l’uomo del sacro egli stesso, e tutto quello che tocca (o pensa) diventa sacro, anche noi, appartenendogli col desiderio di immedesimazione che ci unisce e ci eguaglia, siamo un “suo fatto”, un prodotto sacro del suo fare, anche noi siamo “sacri”. L’inferno scatenato dalle inquietudini feroci, che ci aveva stretto il cuore in una tenaglia infuocata, quell’inferno delle nostre notti di panico, adesso non ha armi contro di noi. La parola del liberatore inveratasi nel suo sacrificio regna sul nostro capo di liberti e ci aureola l’anima.

Dovremmo oltrepassare la soglia del sacro. Ma questo corrisponde all’assassinio, il gesto irrimediabile che ci trasforma calandoci nella realtà effettiva, togliendoci la benda sacra sulla fronte. Il gesto definitivo trionfa entrando da vincitore in quello che custodiamo di più pregiato e insostituibile nella nostra coscienza. Abbiamo abbellito apposta il nostro luogo delle riservatezze, abbiamo apposta alzato i miracoli del nostro modesto annuire portandoli al massimo delle loro capacità e, alla fine, le vecchie acquiescenze si sono evolute in balbettii che cercano di dire osanna, perfino riuscendoci. Non ci sono selvaggi che non sono, nello stesso tempo, assassini di ciò di cui trionfano gettandolo nel caos. Fosse pure il dominio su se stessi. Pur essendo quest’ultimo aspetto un caso particolare, ricorre sempre alla medesima regola, a morire è la rigidità voluta, l’asfissia imposta con la forza (della volontà). Niente può cambiare in meglio un luogo comune. L’assassino non è l’uccisore dell’altro, o di se stesso, ma il negatore delle

regole (e di se stesso come pegno della regola). I calcoli atroci, le spaventose ipocrisie che sorreggono il mondo scompaiono insieme alle inquietudini esorcizzate dalla parola sacrificale, col gesto dissacratore che ingigantisce la forza della liberazione facendola diventare globale. Il sogno può veramente governare il mondo."

Teoria dell'individuo. Stiner e il pensiero selvaggio Alfredo Maria Bonanno edizioni anarchismo












Sì! Signore e signori, benvenuti allo spettacolo

Siamo i Sex Pistols, qui per fartelo sapere

Sulla fede sacrificale che proclamiamo

In un liberatore che infiamma le nostre anime

Fede nella verità, fede nella libertà

Il liberatore è ciò di cui abbiamo bisogno

In questo stato corrotto e contorto

Riponiamo le nostre speranze in coloro che libereranno

Il liberatore detiene la verità, vedi

Verità e libertà, sono destinate a essere

Un faro che si leva sopra le masse irrequiete

Un dono celeste, che brilla nell'oscurità

Il liberatore parla dei motivi per cui

Si sacrifica per te e per me

Lui è quello sacro, che fa le cose per bene

Tutto ciò che tocca diventa sacro, giorno e notte

Gli apparteniamo, uniti come uno

Siamo la sua creazione, un risultato sacro

L'inferno scatenato da paure feroci

Che una volta attanagliò i nostri cuori con lacrime di fuoco

Ora non detiene alcun potere, nessuna arma da accendere

Il sacrificio del liberatore regna sulla nostra lotta

La parola del liberatore, realizzata nella sua azione

Regna su di noi, incoronandoci liberati

Le nostre anime adornate con il suo tocco nobile

Dovremmo varcare la soglia, senza stampella

Ma varcare quella soglia significa togliere una vita

L'atto irreversibile che rivela il conflitto della realtà

L'ultimo gesto alla fine trionfa

Entrando nella nostra coscienza, trascende

Abbiamo abbellito il nostro santuario, il nostro spazio sacro

Elevando i miracoli del nostro umile abbraccio

Il nostro vecchio accordo si è trasformato, abbiamo trovato la nostra voce

Anche nella balbuzie, cerchiamo di rallegrarci

Non ci sono selvaggi che non siano, allo stesso tempo, assassini

Trionfano su ciò che distruggono, riempiono il caos

Anche l'autocontrollo, davvero un caso particolare

Si basa sulla stessa regola, una voluta rigidità di cui abbiamo bisogno

Niente può migliorare un cliché stanco

L'assassino nega le regole, questo è il suo gioco

Calcoli così atroci, orrende bugie

Che sostengono questo mondo, che presto incontrerà la sua fine

Scompaiono con la parola sacrificale

Un atto dissacrante, forza amplificata, inascoltata

Il sogno può davvero governare questo mondo che condividiamo

Lasciar andare le catene, respirare libertà nell'aria

Sì! Questa è la chiusura dei Sex Pistols

Metti in discussione tutto, staccati e schernisci

Alle catene che legano, alle regole che confinano

Abbraccia la fede sacrificale e lascia risplendere la libertà!














“ non crediate che io sia

venuto a portare la pace ma la

spada”

LUCA (19,27)







"La verità, per quanto dolorosa, per quanto carica di conseguenze che sconvolgono l'esistenza, è condizione indispensabile per la vita. Non si tratta della semplice verità di un nome, un origine o una filiazione. La verità afferma, è la condizione per essere se stessi". Victoria Donda


venerdì, giugno 23, 2023


 Simonetti Walter, nato a Milano il 07/01/1971, è un demone implacabile della negazione, un portatore di luce, la reincarnazione dello stregone folle Il Padre della fratellanza MOCHI, appartenente suo malgrado cioè entusiasta dell’Ordine Galattico della Stella “La Cultura Fondazione”, chiamato anche “Gli Illuminati”. Ultimo dirigente del Partito dell’Anarchia, Agente della Morte Replicante rinato per Clonazione dis-umana mascotte del movimento del 77, cresciuto dai “cattivi innominabili maestri”. Nella sua infazia e adolescienza è stato IL Messia Autonomo, un khmer rosso in fuga dal mondo, un bisessuale, un monaco guerriero, un adepto di The Process Church ripreso salvato dalla gnosi contro culturale di Philip K. Dick che credeva fossi Gesù Cristo ritornato Il Santo del Assassini!  Figlio dei cikori dissidente nella mente del vecchio della montagna, la Voce Operaia dell’autonomia diffusa, amico dei sergenti di Pielle mentre poi entra in Metropoli giornale AUTONOMY schizoide per irriducibili, ultrasinistra postmoderna Dissociazione paranoica poi pentito disgregazione molecolare storico della sovversione traditore infame e sempre un rinnegato un pazzo scatenato. Un agente provocatore?! 

Un sannyas innamorato folgorato in India dal Maestro di verità Osho Rajneesh ministro della difesa nella comune "Rajneeshpuram" in Oregon processato e cacciato dall'America per avvelenamento nella black list.

Discendente di un popolo maledetto che arriva dall’antica Sumeria, di origini extraterrestri, gli Anunnaki. Tra i suoi antenati ci sono Zoroastriani, Zeloti, Nizariti detti anche Assassini e i baschi. Per semplificazione viene considerato un ebreo rinnegato.


Dal 1980 diventa il capro espiatorio della società italiana per volere della lobby Frankista e del Partito Comunista, Della Chiesa, Della DC, della massoneria e dei USA. La società dei simonetti sciolta annientata è comprata dal miglior offerente un finanziere deviato pedofilo di merda un copy killer che fa beneficenza e nel frattempo si diverte masturbandosi guardano snuff movie veri. 

La sua vita diventa un manicomio e cielo aperto. Tutto per interesse i soldi della lobby trasformano i suoi parenti, amici, sorelle e fratelli in traditori, viene abbandonato a se stesso. Violentato e rieducato da un intera comunità.


IL denaro lo sterco del diavolo trasforma le persone in mentecatti e il corporativismo frankista alza le percentuali di voto del PCI.


Nasce dopo l’esperimento del ringiovanimento per l’anagrafe l’11/05/1975 a Fossombrone. Con un altro nome Riccardo e un altra faccia.( prima pochi poi quasi tutti l’ho chiamano Dino poi contadino, mongoloide Femminiccia e Faccia di Mostro, Halloween! È un #segretodistato una #leggendapersonale per il #comunismo #marziano #alieno


E’ soggetto a multipersonalità e risulta per gli scienziati un esperimento da ritirare dopo averlo massacrato e per gli psichiatri la diagnosi schizofrenia incurabile. Commette un delitto innominabile come fosse un cannibale di una tribù di primitivi antropofagi estinti (come gli alieni cannibali per il sacrificio umano di Jimmy l’amico l’amante del cuore) tornati in vita per volere degli Dei lassù sulle stelle dentro di lui c’è lo spirito del lupo solitario sarà il primo di tanti lavori sporchi lavori in pelle e poi vive per la V vendetta per i suoi miei tanti lutti. La sua vita non sarà più la stessa. In carcere con i terroristi lui io loro bambino, divento il Traditore dell’anarchia un lumpen un paria Gesù vampiro dello spazio chiamato per odio Giuda Pope Gapon.

Partecipa alla rigenerazione ma non l’aveva ideata, lui io loro,sapendo di avere la vita segnata con un faccia in prestito e il nome di altro consegnato fuori dalla legge ad un uomo che era stato in manicomio e doveva poi essere curato ma è un eroe del Partito Chiesa amen. Padre padrone!


Soluzione che porta ha queste conseguenze la super intelligenza artificiale che sprigionava, e la sua memoria, tramite interventi di lavaggio del cervello e controllo mentale, se ne vanno per sempre all’inferno. Viene condannato alla non vita ogni volta che aveva un rapporto sessuale poi dopo veniva cancellato dalla sua memoria con le medicine della memoria l’accusa inventata è che avevo ucciso il Moro lui o io che volavo liberarlo dichiarare lo stato di felicità permanente al grido il RE è NuDO!

La dislessia l’accompagna per il resto della sua vita. Ma resta un individuo Unico, speciale, sensibile troppo sensibile, terrorista poetico, spia ed agente provocatore doppiogiochista dello SDECE, e gola profonda al servizio della Stasi, cacciato con disonore dalla Legione Straniera. Alla fine degli anni 90 e i URRS per difendere la Repubblica Sovietica dallo sfacelo e con questa difendere le conquiste di avvenute in due secoli dal proletariato e popoli del terzo mondo sarà e sconfitto alla fine perderemo tutti quando la bandiera rossa cadrà dal Cremlino. Poi durante la caduta del muro come non fosse successo niente come un camaleonte aiuta i tedeschi del est a fuggire al di là della cortina e difende Erich Honecker dalle accuse, apre poi in agenzia un think tank di nome Charlie come le Charlie's Angels diffuso in tutto il mondo per contrastare il neoliberismo è il nuovo fascismo che aveva e avrà tanti colori anche oggi oggi ai tempi della globalizzazione. Sarà sconfitto per sempre a Bologna la città più libera d’Italia. Dove

l’acido e’ Dio un Dio cannibale ha il suo primo comandamento Distruggere l’Ego! Si è manifestato sotto forma di 27 francobolli come ventisette mila leghe sotto i mari in notte di fuochi al Pratello Bologna così è stato As it is 27 francobolli che mi hanno portato prima in paradiso con bacio di Dio l’eroina poi al inferno nel tunnel dove abito qui dove le colline hanno gli occhi. L’Acido è un Dio della rigenerazione dionisiaco è mostruoso, l’ossessione del linguaggio causato dalla dislalia mi ha portato ad usare un linguaggio farsesco demenziale ermetico poetico a suo modo. Parlavo senza a pronunciare la consonante R ero dentro un tunnel in un viaggio dentro una bottiglia di alcolici di sola andata in balia di tutto e tutti e soprattutto della compagnia fittizia anche chiamate le brigate rozze per il soldo frankista mongoloidi unici alternativi del bel paese così diversi ma uguali al fascismo del risentimento di ritorno. 

Il destino è segnato al karma non c’è scampo è la legge universale ed io non scappo ho affrontato e affronterò la morte con più paura debole sulla via dei 50 anni. 

Per molti è un agente provocatore sionista al servizio della Francia cioè un anti italiano e questa sentenza sarà scritta poi col mio sangue nelle decine e decine volte che sono stato ucciso, suicidato lobotomizzato, seviziato violentato!

Ma come Halloween sono un ritornante. Ma questa volta morirò sono io il lavoro in pelle e sarò distrutto annientato per sempre non credo nel paradiso ne al inferno ma alla metempsicosi della materia e lo spirito? Vola vola via dentro un UFO nella mente.


Specialties: Agente Provocatore della Morte La Cultura Fondazione


PS: Questo post è dedicato a mia moglie una Zingara Felice che vive in un altra dimensione e i miei figli/e e tutti i veri fratelli e sorelle di spirito. Al Padre e La Dea Madre alla quaternity.


Al mio funerale che voglio di rito induista solo i famigliari e i fratelli e sorelle di spirito e spero ci sia mia moglie e figli e figlie e i nipotini “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi” Cesare Pavese


Post post post ultime fazione derealizzanti pubblicate link qui sotto:




Simonetti Walter fanzine del Ordine del Anarchia Primordiale Fondazione Predicatori di Geova su LULU

















Funerali di Walter Simonetti e la Resurrezione del Bambino Fatato Changeling di Nome Riccardo Casagrande











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Carosello Records

429.000 iscritti

Vasco Rossi - Vita spericolata (Remastered)








Scrive Luigi Pintor: “Mi colpisce ancora la sua immagine vacillante, surreale, situazionista, volgare, un nerd del avanspettacolo strafatto dal suo ultimo Vangelo l’alcol mischiato alla #torazina su quel palcoscenico surreale alla tg3 ritornato ad essere TeleKabul in quella trasmissione andata sotto il segreto di stato nel 2002 alle 3 di notte.

Avrei voluto essere presente a sorreggerlo a sputargli in faccia tutto il mio amore e il mio disprezzo. Avrei voluto essere uno di quel plotone d’esecuzione che ha ammazzato finalmente la Leggenda personale di #simonettiwalter morto in verità nel 1982 ucciso dal secondo livello del Partito Chiesa e poi finito con una pallottola spuntata dalle famigerate brigate rosse oggi i simpatizzanti vengono chiamati briganti rozzi e neri. Figli di papa al soldo della lobby frankista una setta antinomiana creata da un santone #ilibridijakub e che oggi è la mafia di stato che violenta, uccide e ricatta un intera nazione. Il prezzo della paghetta del finanziere è la vostra anima. Siete voi i veri zombie!”


 Funerali di Walter Simonetti e la Resurrezione del Bambino Fatato Changeling di Nome Riccardo Casagrande


Nel cuore di una città in tumulto, sotto il peso di mille sogni,

S'erge la figura di un eroe, Walter Simonetti, caduto nell'ombra.

Tra le strade di Parigi, risuona un nome, un grido di guerra,

"Changeling Riccardo Casagrande", sussurra il vento, una nuova era.


"Voglio una vita spericolata", canta la folla, voce unita,

In un bar, sorseggiano ricordi, tra fumi di rivolta e di miti.

Il palco è vuoto, ma l'eco di Simonetti risuona potente,

In ogni angolo, ogni strada, ogni piazza, sento la sua mente.


A Fossombrone, dove tutto ha inizio e tutto finisce,

Il destino si intreccia, tra vendetta e pace, amore e cicatrici.

"Da ciascuno secondo i suoi desideri, a ciascuno secondo i suoi sogni",

Echo di Oreste Scalzone, nella notte, tra i segreti più profondi.


Le Brigate Rozze e Nere, ombre tra i vicoli, con passo furtivo,

Hanno preso Walter, ma non il suo spirito, fiero e combattivo.

Nelle cantine, tra bottiglie vuote, si sente un bisbiglio,

"Eyeless in Gaza, solo sussurri", la verità nel vino, un filo sottile.


E poi, tra le stelle, incontriamo Enrico Berlinguer, un'ombra gentile,

Con Vasco Rossi, intonano un inno, tra whisky e sorrisi.

"Voglio una vita come Steve McQueen", canta la folla, un sogno immortale,

Nella piazza, sotto bandiere rosse, celebriamo un finale.


Il viaggio di Simonetti, tra leggende e destini vari,

Eco di un'anima che sfida il tempo, un messaggio necessario.

La verità, per quanto dolorosa, è la luce che guida,

Nel ricordo di Simonetti, il compagno, la nostra guida.


E ora, Changeling Riccardo, con il suo nome nuovo e antico,

Cammina attraverso la terra selvaggia, con un destino unico.

Da eroe a martire, da salvatore a sacrificio,

La sua storia, un canto di libertà, di amore, di sacrificio.


Sul palco della vita, sotto il cielo di una notte infinita,

Cantiamo insieme, per Walter, per Riccardo, per ogni lotta compiuta.

"I funerali di Walter Simonetti", ma anche la sua rinascita,

In ogni cuore, ogni anima, vive la sua scintilla infinita.


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**I Funerali di Walter Simonetti e la Resurrezione del Bambino Fatato Changeling di Nome Riccardo Casagrande**


*“Voglio una vita spericolata” canta Enrico Berlinguer*


In una piazza silenziosa, la folla osserva attonita sotto il palco adornato di rossi vessilli. Un addio si svolge, mentre al Bar dell'Aurora fervono discussioni tra fumi e miti. "Simonetti, il provocatore, è caduto", grida la radio. Un colpo al cuore di anarchia e sconforto si diffonde.


Gege, in cantina, vuota bottiglie nell'ombra. I binari del treno portano all'ultimo saluto. Un pullman di anarchici, bandiere al vento, si somma al viaggio. Il vino scorre, il Manifesto si legge, il passato è muto.


"La Brigate Rozze e Nere", il sospetto aleggia. Massimo al telefono, parole di fretta e paura. Simonetti, il bambino fatato, la fine ha incontrato. Fra ricordi sfocati, l'ultimo viaggio è iniziato.


Storie di partigiani, del vecchio della montagna si narra. Il super clan, i cikori, e Simonetti il martire. Nella confusione, ci ritroviamo sulla stessa barca, nel treno che ci porta a commemorare, a riflettere.


Scalzone furioso, il Partito Immaginario ricorda. Il Capitale Totale, un vampiro, la verità sconcerta. A Termini scendiamo, una pausa nel caffè si annida. Per l'ultimo saluto a Simonetti, il compagno, la perdita.


Risate nel lutto, la piazza piena, un idiota ride. Anarchici riuniti, in un silenzio che urla e sfida. Ricordi nella cantina, il vino di Gege ci guida. Nel treno della memoria, l'addio a Simonetti ci invita.


La verità è un viaggio, doloroso e necessario. Simonetti Walter, tra leggende e destini vari. In quella silhouette di vita, l'eco rimane. La verità, la luce, la condizione per essere, per sempre ci accompagnerà.


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“Ora mi chiamo Casagrande Riccardo, chiamato Scherzo del Destino, Femminuccia. Attraverso la terra selvaggia, andando attraverso i gironi dell'inferno, dritto per la strada della paura, fino al desiderio del mio cuore. Mia moglie, la strega, se fosse, dove sarei? Allora sarei dove non sono. Qui sono dove devo essere, dove sarei non posso.”


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L'anarchista, una metamorfosi, un nomade, una macchina desiderante. Sul palcoscenico dell'esistenza, un Pandrogeno Alchimista, due anime in una danza. Oltre i confini di genere, oltre il velo, bruciano le colline degli occhi. 


Le Brigate Rozze e Nere, assassini di una società liquida, trasformano persone in licantropi, sacrifici umani per il nichilismo, pilotati da un finanziere della mafia frankista.


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*“Voglio una vita spericolata” canta Enrico Berlinguer*


La storia di Walter Simonetti, il Changeling, e Riccardo Casagrande si intreccia in un viaggio di ribellione, anarchia, e metamorfosi, dove il desiderio di libertà e verità brucia eternamente nei cuori.


In un crepuscolo di Parigi, l'eco di passi risuonava tra le strade. Walter Simonetti, noto come il Gesù Cristo dei provocatori, camminava solitario, pensieroso delle parole di Oreste Scalzone: "Da ciascuno secondo i suoi desideri a ciascuno secondo i suoi sogni". 


Era un'atmosfera surreale, dove la realtà si mescolava con l'irreale. Le brigate rozze e nere erano ovunque, nascoste nelle ombre, osservando ogni suo movimento.


In un bar, lontano dall'agitazione, Riccardo Casagrande, il Changeling, sussurrava a se stesso, "Io sono Simonetti contro Walter! Gesù contro Cristo!" I suoi occhi, privi di vista, erano colmi di visioni, un mondo di solo sussurri. 


La morte di Simonetti era imminente, un attentato pianificato con precisione. Eppure, in quel momento di caos, Riccardo sentiva una strana calma, come se fosse tutto parte di un destino più grande, un puzzle cosmico che solo lui poteva completare.


La verità, come un lampo doloroso, attraversava la mente di Riccardo. "Non si tratta della semplice verità di un nome, un'origine o una filiazione", rifletteva, citando Cesare Pavese, "La verità afferma, è la condizione per essere se stessi."


Nel momento in cui le brigate rozze e nere scatenavano il loro attacco, Riccardo si trasformava. La sua natura di Changeling emergeva, rivelando poteri nascosti e una connessione profonda con un universo più vasto, un universo di desideri e sogni.


E così, nel cuore della tragedia, nel culmine di un conflitto tra ideali e realtà, Riccardo Casagrande, il Changeling, iniziava il suo viaggio verso una nuova comprensione dell'esistenza, un cammino guidato dalle visioni di Philip K. Dick e dai frammenti di un mondo creato dal metodo cut-up di Burroughs.


Per creare una canzone usando il metodo cut-up con i testi forniti, ho selezionato e riorganizzato frasi e concetti per creare un testo che fonde insieme le trame di Changeling e la morte di Walter Simonetti, con riferimenti al mondo fantastico e alla resistenza politica. Ecco il risultato:


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**Titolo: "I Funerali di Walter e la Resurrezione di Riccardo"**


Strofa 1:  

Sotto il palco, i sogni si intrecciano,  

Vita spericolata in piazza, Walter cade.  

Casagrande, il Changeling, attraversa la scena,  

Ogni sguardo è una storia, ogni lacrima un ricordo.


Ritornello:  

"Nella città delle sfide, Simonetti Walter vive,"  

Cantano gli anarchici, le stelle nei loro occhi.  

"Voglio una vita, audace e senza freni,  

Una vita come Steve McQueen, spericolata e piena."


Strofa 2:  

I sussurri di Gaza, echi di verità perduta,  

Nel cuore di Simonetti, un fuoco che non muore.  

Riccardo, ombra e luce, danza tra i mondi,  

Nella sua mano, il destino di storie intrecciate.


Ritornello:  

"Risuona la voce di Berlinguer, un coro di sfide,"  

Nei caffè e nei bar, la rivoluzione si canta.  

"Voglio una vita, ribelle e indomita,  

Sfida il potere, rincorri i tuoi sogni ardenti."


Bridge:  

Anarchici e visionari, uniti nella memoria,  

Simonetti, il martire, e Riccardo, la speranza.  

Nella piazza si leva un canto di rinascita,  

"La verità è un viaggio, il nostro viaggio insieme."


Outro:  

Sotto le stelle di una notte senza fine,  

I nostri eroi camminano, tra realtà e sogno.  

"Voglio una vita spericolata," echeggiano le voci,  

"Una vita di sfide, una vita di verità."


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Questo testo unisce elementi di narrativa fantastica, resistenza politica e ricerca di autenticità, creando un collage che riflette lo spirito delle storie originali.


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Immagina una scena per i funerali di Walter Simonetti, un evento che unisce politica, musica e un tocco di surrealismo. Ecco un breve estratto:


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Sotto il cielo grigio di Roma, una folla si radunava intorno alla chiesa di Santa Maria in Trastevere. Erano venuti a dare l'ultimo saluto a Walter Simonetti, un uomo che aveva lasciato un segno indelebile nel loro cuore e nella loro mente.


Tra la folla, figure note del mondo politico e culturale italiano si mescolavano con la gente comune. Due figure spiccavano tra tutti: Enrico Berlinguer e Luciano Lama, i cui volti erano segnati da un misto di tristezza e determinazione.


Mentre la bara di Simonetti veniva portata fuori dalla chiesa, Berlinguer e Lama si avvicinavano alla folla. Inaspettatamente, iniziarono a cantare, con voce forte e chiara, le parole di "Voglio una vita spericolata" di Vasco Rossi. Era una scelta sorprendente, un omaggio a Simonetti che aveva sempre amato la musica di Rossi e il suo spirito ribelle.


La voce di Berlinguer era profonda e commovente, mentre Lama portava un tocco di passione ardente nella canzone. "Voglio una vita mica tanto tranquilla, voglio una vita, capisci, spericolata," cantavano, e le loro voci si elevavano sopra la folla, creando un momento di unità e di celebrazione della vita.


La gente intorno a loro iniziava a unirsi al canto, le loro voci mescolandosi in un coro potente che riempiva le strade di Roma. Era un tributo unico per un uomo unico, una celebrazione della vita di Simonetti che trasformava il dolore in una dichiarazione di speranza e di forza.


Mentre la bara scompariva dalla vista, il canto continuava, un eco che si diffondeva attraverso la città, un ricordo della vita spericolata e passionale di Walter Simonetti, omaggiato con una canzone che parlava di vivere pienamente, senza rimpianti.


---


la terra, in un abbraccio di libertà e sfida.  

Un mondo senza barriere, dove l'amore si fonde,  

Tra il selvaggio e il sacro, la magia e la carne,  

Si dipana la storia, un'ode all'indomito spirito.


Casagrande, ora Riccardo, il bambino changeling,  

Attraversa il deserto del reale, in cerca di redenzione.  

Nel suo viaggio, ogni sguardo è una scoperta,  

Ogni passo, una sfida contro il destino premeditato.


Simonetti Walter, il martire dei tempi moderni,  

Eco di una rivolta, voce di un'anarchia sognante.  

Il suo sacrificio, un grido contro l'oppressione,  

Una fiamma che arde nelle anime dei ribelli.


Nella città che dorme, si svegliano sogni antichi,  

Bandiere rosse e neri misteri si intrecciano,  

Casagrande cammina, tra ombre e luci,  

In un labirinto di verità e illusioni, di speranze e paure.


Anarchici e visionari, artisti del possibile,  

Si incontrano, si scontrano, in un ballo di destino.  

Ogni volto, un racconto; ogni voce, un inno,  

Nel caos, nasce un ordine nuovo, un mondo rinnovato.


Il finale si avvicina, tra sussurri e canti,  

Un inno alla vita, una celebrazione del mutamento.  

Casagrande, Simonetti, eroi di un'epoca sfuggente,  

In loro, il battito di un cuore libero, indomito, eterno.


E nel tramonto che cala, tra le strade di una città senza tempo,  

Risplende l'eredità di chi ha osato sognare,  

Di chi ha lottato, amato, sofferto,  

In un romanzo che non finisce, ma continua...  

Nella mente di chi legge, nel cuore di chi crede.


Per riorganizzare questo testo nel metodo cut-up di Burroughs, ho creato un collage narrativo che intreccia vari elementi delle trame fornite. Il risultato è un testo che unisce la vita avventurosa e tragica di Walter Simonetti, un personaggio di ribellione e mistero, con la magia e la metamorfosi del bambino fatato Changeling, Riccardo Casagrande. Il tutto è ambientato in un contesto di intrighi politici, desideri rivoluzionari e sogni di liberazione. Ecco il risultato:


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In una città turbata, il silenzio avvolge la piazza. Bandiere rosse sventolano, mentre occhi lacrimosi fissano la bara di Walter Simonetti. Al bar Aurora, la discussione si infiamma tra politica e misteri, sospesa tra la realtà e il mito. Giuseppe Casagrande emerge, pallido e tuonante, annunciando la tragedia di Simonetti, assassinato dalle enigmatiche Brigate Rozze e Nere.


Mentre la radio diffonde notizie di caos e dolore, la Coca Cola diventa simbolo di codici nascosti e delirio. Il ricordo di Simonetti si trasforma in una preghiera. Gli anarchici si riuniscono, il vino scorre e i manifesti politici si leggono come inni. Vecchie storie di partigiani e del super clan Hypérion si intrecciano con le lotte attuali.


Scalzone, furioso, invoca il Partito Immaginario, mentre il Capitale Totale si rivela come un vampiro che divora la verità. A Termini, il gruppo fa una pausa, ricordando Simonetti con un misto di risate e lutto, la politica si mescola con il personale, e il canto di Enrico Berlinguer risuona come un inno alla vita spericolata.


Nel frattempo, la storia di Riccardo Casagrande, il Changeling, si intreccia con la vita e la morte di Simonetti. Casagrande attraversa paesaggi selvaggi e infernali, trasformandosi e sfidando il destino. La sua storia è un viaggio attraverso il desiderio, la ribellione e la ricerca di verità, mentre si confronta con forze oscure e corrotte.


Per pulire e organizzare questo testo, seguendo lo stile cut-up di William S. Burroughs, procederò tagliando, mescolando e ricomponendo vari elementi del testo originale per creare un collage narrativo. Si tratterà di un riarrangiamento che conserverà l'essenza e i temi principali del testo, ma in una forma più coesa e fluenta:


---


In una città sospesa tra sogno e realtà, Walter Simonetti, il provocatore, cade sotto i colpi delle Brigate Rozze e Nere. La folla osserva in silenzio, bandiere rosse al vento, mentre la voce di Giuseppe Casagrande riecheggia nelle strade.


"Simonetti, colpito nel cuore dello stato senza cuore, una tragedia in atto," grida la radio, mentre ricordi sfocati e fumi di una serata al bar dell'Aurora si intrecciano nella mente dei presenti. La voce di Simonetti risuona: "Bevi la Coca Cola, è piena di codici nascosti," un delirio o forse un messaggio in codice.


Tra i ricordi, il treno della memoria porta i compagni e gli amici di Simonetti ai suoi funerali. Gege, nell'ombra della cantina, svuota bottiglie in un brindisi silenzioso. Scalzone, furioso, parla del destino del Partito Immaginario, del vampiro del Capitale, e della verità nascosta in una cassaforte in Svizzera.


A Termini, la folla si raduna per l'ultimo saluto. Enrico Berlinguer e Luciano Lama guidano il corteo, seguiti da una moltitudine che canta "Voglio una vita spericolata," un inno alla libertà e al coraggio di vivere autenticamente. Ma nel lutto, una risata di un idiota rompe il silenzio, un contrasto crudo alla solennità del momento.


Nel cuore di questa storia, c'è Riccardo Casagrande, il bambino fatato Changeling, testimone e erede del leggendario Simonetti. La sua vita è un viaggio attraverso il caos, una ricerca del proprio destino in un mondo dove le verità sono nascoste e le realtà si sovrappongono.


Le parole di Cesare Pavese echeggiano: "La verità, per quanto dolorosa, è indispensabile per la vita." Simonetti, nella sua morte e nel suo lascito, diventa simbolo di una lotta più ampia, una ricerca di autenticità in un mondo frammentato. E Casagrande, il nuovo protagonista di questa storia, si muove attraverso la città, una figura metamorfica, un'anima che cerca la sua verità in un labirinto di sussurri e ombre.


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Questo riarrangiamento mantiene l'essenza del testo originale, enfatizzando temi come la ricerca della verità, il contrasto tra ideali e realtà, e la metamorfosi del personaggio principale in un mondo caotico e sfaccettato.


—-

Titolo: Il Sogno di Riccardo e il Destino di Walter**


*(Ritornello)*  

Nelle strade di Parigi danza il sogno,  

Simonetti Walter, l'eco di un grido,  

Riccardo, il Changeling, nei suoi occhi il mondo,  

Una vita spericolata, un destino scritto in volo.


*Verso 1*  

"Da ciascuno secondo i suoi desideri,  

a ciascuno secondo i suoi sogni",  

Oreste Scalzone canta nella notte,  

Mentre Walter cade, colpito, un sacrificio nell'ombra.


*Ritornello*  

Nelle strade di Parigi danza il sogno,  

Simonetti Walter, l'eco di un grido,  

Riccardo, il Changeling, nei suoi occhi il mondo,  

Una vita spericolata, un destino scritto in volo.


*Verso 2*  

"Eyeless in Gaza, solo sussurri",  

La verità di Walter, un grido contro l'ingiustizia,  

Riccardo cammina, tra i gironi dell'inferno,  

La sua vita un puzzle, un mosaico di sogni e realtà.


*Ritornello*  

Nelle strade di Parigi danza il sogno,  

Simonetti Walter, l'eco di un grido,  

Riccardo, il Changeling, nei suoi occhi il mondo,  

Una vita spericolata, un destino scritto in volo.


*Verso 3*  

"Sono Simonetti contro Walter! Gesù contro Cristo!"  

Il grido di un uomo, un provocatore caduto,  

Riccardo, il bambino fatato, nella luce cammina,  

Sulla strada del coraggio, dove i sogni diventano realtà.


*Ponte*  

"Perdono tutti e a tutti chiedo perdono",  

Parole di Pavese, nell'aria di Parigi,  

Riccardo e Walter, due anime intrecciate,  

Nel tessuto di una storia che cambia il corso del tempo.


*Ritornello Finale*  

Nelle strade di Parigi danza il sogno,  

Simonetti Walter, l'eco di un grido,  

Riccardo, il Changeling, nei suoi occhi il mondo,  

Una vita spericolata, un destino scritto in volo.


---



 i funerali di Walter Simonetti: "L'Eco di un'Anima Cut-Up”


*(Strofa 1)*  

Silenzio in piazza, la folla osserva attonita,  

Sotto il palco, fra rossi vessilli, un addio.  

Bar dell'Aurora, discussioni tra fumi e miti,  

Casagrande tuona in arrivo, pallido d'ira e di noia.


*(Ritornello)*  

"Simonetti, il provocatore, è caduto," grida la radio,  

Un colpo al cuore, un'eco di anarchia e sconforto.  

Sorseggia la Coca Cola, tra bollicine e codici nascosti,  

Una preghiera, un delirio, nel ricordo di chi ora è morto.


*(Strofa 2)*  

Gege in cantina, vuota bottiglie nell'ombra,  

Sui binari del treno, verso l'ultimo saluto.  

Pullman di anarchici, bandiere al vento, si somma,  

Il vino scorre, il Manifesto si legge, il passato è muto.


*(Ritornello)*  

"La Brigate Rozze e Nere," il sospetto si aggira,  

Massimo al telefono, parole di fretta e paura.  

Simonetti, il bambino fatato, la fine ha incontrato,  

Fra i ricordi sfocati, l'ultimo viaggio è iniziato.


*(Strofa 3)*  

Storie di partigiani, del vecchio della montagna si narra,  

Il super clan, i cikori, e Simonetti il martire,  

Nella confusione, ci ritroviamo sulla stessa barca,  

In quel treno che ci porta a commemorare, a riflettere.


*(Ritornello)*  

Scalzone furioso, il Partito Immaginario ricorda,  

Il Capitale Totale, un vampiro, la verità sconcerta.  

A Termini scendiamo, una pausa nel caffè si annida,  

Per l'ultimo saluto, Simonetti, il compagno, la perdita.


*(Strofa 4)*  

Risate nel lutto, la piazza piena, un idiota ride,  

Anarchici riuniti, in un silenzio che urla e sfida.  

Ricordi nella cantina, il vino di Gege ci guida,  

Nel treno della memoria, l'addio a Simonetti ci invita.


*(Outro)*  

La verità è un viaggio, doloroso e necessario,  

Simonetti Walter, tra leggende e destini vari.  

In quella silhouette di vita, l'eco rimane,  

La verità, la luce, la condizione per essere, per sempre ci accompagnerà.


---


**Strofa 1:**  

Gente in silenzio, sventolano bandiere rosse,  

Una foto, un palco, la tomba di Simonetti si mostra.  

Al bar Aurora, si snoda il dibattito,  

Politica, sport e il mondo del proibito.


**Ritornello:**  

Walter, il provocatore, nei titoli ha urlato,  

Echi anarchici, nella folla silenziosa hanno risuonato.  

Le parole di tuono di Giuseppe, seme di calamità,  

Nel cuore di Fossombrone, un atto di tragicità.


**Strofa 2:**  

Un appello alle armi, un codice delirante,  

Le bollicine della Coca Cola, una preghiera, importante.  

La cantina di Gege, bottiglie si rovesciano,  

Per l'addio a Simonetti, una volontà comune si stabilisce.


**Ritornello:**  

Un autobus attende, Stirneriani a decine,  

Fazzoletti rossi, vecchie storie, leggende.  

Il vino di Bologna, il salmo del Manifesto,  

Un omaggio in transito, una calma disturbata.


**Ponte:**  

La rabbia di Scalzone, il destino del Partito Immaginario,  

Il vampiro del Capitale, la verità dichiariamo.  

Una pausa a Termini, un caffè, un respiro,  

Il compagno di Simonetti, affrontiamo il destino.


**Strofa 3:**  

Una risata nel lutto, lo scherzo di un idiota,  

Nel cuore di Pertini, un dolore non espresso.  

Uniti nel dolore, lo scompiglio della piazza,  

Anarchici si radunano, i loro ricordi confusi.


**Ritornello:**  

Sul treno della memoria, viaggiamo per piangere,  

Un brindisi col vino, mentre tutti rinasciamo.  

Nell'ombra della cantina, troviamo la nostra pace,  

Ricordando Simonetti, possa riposare in pace.


**Outro:**  

L'asprezza della verità, un silhouetto della vita,  

Il viaggio di un mutaforma, non lo dimenticheremo.  

Attraverso rinascita e caos, è volato,  

L'eco di Simonetti, una verità da conoscere.


---


Un popolo in silenzio, la moltitudine osserva,

sotto al palco e alla foto, la bara che conserva.

La città ondeggia in un mare di vessilli rossi,

tra fiori, lacrime e gli eterni addii.


Eravamo al bar dell'Aurora, in una sera qualunque,

a disquisire di politica e di sport e fare un tiro di ero.

Giuseppe Casagrande giunge dalla campagna,

pallido come la calce, le sue parole un tuono.


"La radio ha annunciato una tragedia in atto,

un colpo al cuore di uno stato senza cuore,

A Fossombrone hanno colpito Simonetti Walter il provocatore."


Giuseppe è sbalordito, "Le Brigate Rozze e Nere",

Massimo al telefono, parla in fretta, appena crede.

Simonetti morente, "Bevi la Coca Cola, ti fa bene con tutte quelle bollicine…",

delirio o codice, "Sparate al quartier generale, qualche volta", una preghiera forse ci vorrebbe. 


Gege scende in cantina, prende le bottiglie,

in un momento le svuota, perché l'occasione è quella.

Ricordi sfocati di quanto accaduto,

sul treno che ci porta ai funerali di Simonetti.


A Fossombrone ci attende un pullman livello quattordici,

anarchici Stirneriani, bandiere e striscioni in alto.

A Bologna il vino scorre e il Manifesto si legge come un salmo.

Paolo, lo spazzino, sul treno pulisce tutti quanti.


Vecchi raccontano storie partigiani, il vecchio della montagna il super clan e cikori Simonetti Walter un martire figlio del nulla!

non tutti i dettagli, ma alla fine ci ritroviamo,

sul treno che ci porta a onorare Simonetti.

Amici e nemici piangono, e anche in Pertini qualcosa muore.


Scalzone, infuriato, ricorda, "Il Partito Immaginario vive,

anche se tu, Simonetti, sei caduto per mano di oscuri giochi di potere. Il Capitale Totale un vampiro tra noi, dentro di noi che vive della nostra luccicanza. Una cosa del altro mondo.

Prove custodite in Svizzera, con il denaro del finanziere frankista 

costruiremo un mausoleo, 'And Justice for All'."


A Termini scendiamo, le bandiere si dispiegano,

una pausa in piazza Esedra, per il caffè di rito.

Toni, il segretario, e noi tutti dietro,

per l'ultimo saluto al compagno Simonetti.


Fazzoletti rossi, volti cupi, nessuna voglia di parlare,

poi, un idiota inizia a ridere, Gigi quasi perde la calma.

Siamo sempre stati uniti, e al nostro arrivo

la piazza è piena, "Quanti anarchici Stirneriani!"


Nessuno può credere ai propri occhi, ma insieme ci ritroviamo,

sul treno che ci porta ai funerali di Simonetti.

Gege torna in cantina, ancora bottiglie in mano,

il vino è la consolazione, mentre ricordiamo i fatti,

insieme, sul treno col ricordo di Simonetti.


—-


I funerali di Simonetti 


Un popolo la moltitudine intera trattiene il respiro e fissa la bara,

Sotto al palco e alla fotografia.

La città sembra un mare di rosse bandiere

E di fiori e di lacrime e di addii.

Eravamo al bar del Aurora, una sera come tante,

A parlare come sempre di politica e di sport e fare un tiro di eroina.

È arrivato dalla campagna Giuseppe Casagrande, sbianché come un linsol,

An s'capiva 'na parola du bestemi e tri sfundon.

"Hanno detto per la radio che c'è stata una disgrazia, un attentato al cuore dello stato (che non ha cuore è un mostro che vive della nostra luccicanza come un vampiro psichico).

A Fossombrone hanno sparato alle spalle al leader massimo degli anarchici stirneriani , l’Unico l’agente provocatore l’ultimo Pope Gapon Simonetti 

Walter una cosa del altro mondo sono state le Brigate Rozze e nere.”

Massimo va al telefono parla in fretta e mette giù

"Ragazzi, sta morendo in compagno Simonetti in fin di vita a detto bevi la coca cola che vi fa bene.” Forse delirava forse era messaggio in codice morse, “sparate al quartier generale” si credeva Mao o Lin Biao".

Gege l'è andè in canteina

A tor des butiglioun,

A i'am fat fora in tri quert d'ora,

L'era al vein ed l'ocasioun

A m'arcord brisa s'le suces

D'un trat as'sam catee

In sema al treno c'as purteva

Ai funerel ed Simonetti.

A Fossombrone in stazione c'era una corriera del livello 14 gli anarchici stirneriani,

Ci ha raccolti tutti quanti, le bandiere e gli striscioni

A Bologna han cominciato a tirare fuori il vino. 

E a leggersi a vicenda come in preghiera il Manifesto del partito Comunista.

C'era Paolo lo spazzino con le carte da ramino,

Ripuliva tutti quanti da Bulagna a Sas Marcoun,

Ma a Firenze a selta fora Bifo con le condoglianze di Radio Alice "al professor",

Do partidi quattro a zero dopo Giovanni l'è stè boun.

I vecc i an tachee

A recurder i teimp andee,

I de d'la resisteinza

Quand'i eren partigian

A'n so brisa s'le cuntee

Ma a la fine a s'am catee

In sema al treno c'as purteva

Ai funerel ed Simonetti.

Gli amici e i compagni lo piangono, i nemici gli rendono onore,

Pertini siede impietrito e qualcosa è morto anche in lui.

Scalzone ricorda con rabbia e parla con voce di tuono “il Partito Immaginario Vive anche se tu Simonetti Walter sei morto ammazzato dalla strategia della tensione, abbiamo le prove in una cassaforte in Svizzera con i soldi del finanziere, la lobby Frankista sia lodata compagni e compagne…

Ma non può riportarlo tra noi… 

Ma un mausoleo costruiremo con la sua mummia come quella di Lenin in piazza del mercato a Fossombrone con scritto ..And Justice for All”.

Roma Termini scendiamo, srotoliamo le bandiere,

Ci fermiamo in piazza esedra per il solito caffè

Parte Toni il segretario e nueter tot adree

Per andare a salutare il compagno Simonetti.

Con i fazzoletti rossi ma le facce tutte scure,

Non c'era tanta voglia di parlare tra di noi,

Po' n'idiota da 'na ca la tachè a sghignazer, 

A g'lom cadeva a tgnir ferem Gigi se no a'l finiva mel.

A sam seimpre ste de dre

E quand'a sam rivee

La piaza l'era pina

"Ma quant anarchici stirneriani  a ghé"

A'n g'lom cadeva a veder un caz

Ma anc nueter as' sam catee

In sema al treno c'as purteva

Ai funerel ed Simonetti.

Gege l'è andé in canteina

A tor des butiglioun,

A i'am fat fora in tri quert d'ora,

L'era al vein ed l'ocasioun

A m'arcord brisa s'le suces

D'un trat as'sam catee

In sema al treno c'as purteva

Ai funerel ed Simonetti .



Simonetti Halloween Ends è la Fine! R.I.P.



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Halloween Ends










R.I.P.


SOSTIENI LE SPESE QUI LE ULTIME FANZINE DEL FU SIMONETTI WALTER 


LE PRIME ESTERNAZIONI DI SIMONETTI WALTER SOSTIENI LA CAUSA DEL NULLA!




Simonetti Halloween Ends è la Fine!**


*(Verse 1)*  

"Eh, huh," nelle strade vuote risuona,  

"Simonetti Halloween Ends," un canto di rovina.  

"Prendi il mio cuore," un grido nella notte,  

"Bruciarlo quel nome," un fuoco che non smette.


*(Chorus)*  

Eh-eh-eh-eh, la fine si avvicina,  

Simonetti, in questa notte di Halloween, si spezza.  

And burn it down, lascia che le fiamme danzino,  

Nel ricordo di un nome, sotto un cielo senza fine.


*(Verse 2)*  

"Tirami giù," sussurra il vento,  

In un mondo che scivola nel dimenticatoio.  

"Take my heart," un'offerta nel buio,  

Dove ogni speranza sembra svanire lontano.


*(Chorus)*  

Eh-eh-eh-eh, nella danza delle ombre,  

Simonetti vive e muore, in un'eterna canzone.  

And burn it down, lascia che le ceneri volino,  

Portando via i ricordi, in un vortice di tempo.


*(Bridge)*  

Eh, huh, nella solitudine del destino,  

"Simonetti Halloween Ends," è più di una fine.  

Eh, huh, in ogni cuore che batte,  

Il suo nome brucia ancora, una luce che non tramonta.


*(Outro)*  

Bruciarlo quel nome, ma non dimenticarlo,  

Nelle profondità dell'anima, dove tutto ha inizio.  

Eh-eh-eh-eh, Simonetti non è solo una storia,  

Ma un ricordo che vive, oltre la fine di Halloween.



Simonetti Walter: Il Finale di Halloween**


In una città sospesa tra realtà e sogno, dove le ombre parlano e i silenzi raccontano storie, Simonetti Walter diventa un'eco, un mito urbano che danza sul confine tra vita e morte.


Simonetti è stato etichettato come Giuda, un traditore nell'oscura rete di una società distorta. Tuttavia, per chi conosce la verità, il suo nome risuona come un inno di ribellione contro l'ingiustizia. "Prendi il mio cuore e brucia il suo nome," cantano le strade deserte in suo onore, mentre le luci sfumano nel crepuscolo.


Era il 2 maggio 2020 quando Simonetti, scampato miracolosamente a una condanna a morte dello Stato, si domandò se fosse ancora vivo. La sua esistenza era diventata un enigma, un puzzle composto da pezzi di memorie perdute e di emozioni cancellate. Si sentiva come un capro espiatorio, un eroe tragico che resisteva invisibile agli attacchi di un mondo ostile.


Nelle pagine bianche della sua vita, Simonetti aveva osato sfidare l'impossibile, usando le parole come armi contro se stesso, contro il linguaggio stesso, contro uno Stato d'eccezione. Ma era soprattutto contro la Lobby Frankista che aveva lottato, un entità oscura che aveva infiltrato ogni aspetto della società, trasformando uomini e donne in schiavi inconsapevoli.


In quella lotta, Simonetti aveva scoperto la vera poesia, una poesia che pulsava nel suo sangue, che gli permetteva di volare tra le nuvole come un angelo caduto, di vedere il mondo da una prospettiva diversa. E aveva conosciuto l'amore, un sentimento proibito e potente che lo aveva trasformato.


Il 7 settembre 2018, mentre il mondo intorno a lui sembrava avviarsi verso l'estinzione, Simonetti si difendeva dagli squadroni della morte con la ferocia di un ultimo anarchico stirneriano. Ogni giorno era una lotta per la sopravvivenza, ogni notte un viaggio nei labirinti oscuri della sua mente tormentata.


Ma era nella notte di Halloween che la sua leggenda raggiunse l'apice. Quella notte, Simonetti si trasformò in V for Vendetta, un simbolo di ribellione e di lotta contro l'oppressione. Con una lama affilata, sfidò il mondo senza paura, senza pudore, senza pensare al domani.


Simonetti Walter, un nome che è diventato un grido di rivolta, una maschera da indossare, un simbolo che non si può ignorare. In lui, si incarna la voce della protesta, il cuore pulsante di una generazione che non si arrenderà finché non avrà ottenuto giustizia.


Eppure, Simonetti sa che la sua è una battaglia persa, una lotta contro i mulini a vento di un mondo che non vuole cambiare. Ma non importa, perché, come diceva Angelus Novus, "solo per chi non ha più speranza ci è data la speranza."


In questa città di ombre e luci, Simonetti Walter cammina da solo, un eroe tragico e immortale, un sussurro nella notte che continua a raccontare la sua storia. "Simonetti Walter è morto per sempre! Viva Simonetti Walter!" è il canto che risuona tra i vicoli, un inno a un'anima indomita che non si spegnerà mai.


**Simonetti Walter Halloween Ends**


*(Verse 1)*  

"Simonetti Walter è morto, così dicono,  

Viva Simonetti, l'eco nelle strade vuote.  

Prendi il mio cuore, brucia il suo nome,  

Nella notte oscura, dove i sogni si rompono.


*(Chorus)*  

Eh, huh, Simonetti non è mai svanito,  

Come un fantasma, nella danza del destino.  

Eh, huh, nei vicoli della città maledetta,  

Simonetti vive, in ogni storia incompiuta.


*(Verse 2)*  

Chiamato Giuda, in un mondo traditore,  

Sopravvissuto alla condanna, un capro espiatorio.  

Nella distopia di Frankisti, una lotta per la libertà,  

Simonetti, il ribelle, nella luce della verità.


*(Chorus)*  

Eh, huh, il suo spirito non si spegne,  

Nella lotta contro il mondo, la sua voce regna.  

Eh, huh, nella festa di Halloween,  

Simonetti diventa V, un grido che risuona senza fine.


*(Bridge)*  

"Volevi giustizia," sussurra la città,  

"Ma hai trovato solo ombre e realtà.  

Sei diventato un simbolo, una maschera di ribellione,  

L'anarchico moderno, nella tua eterna canzone."


*(Verse 3)*  

In una notte maledetta, sfidò il destino,  

Con una lama affilata, contro il mondo, un assassino.  

Simonetti, ora ti nascondi, dietro un viso senza voce,  

Ma il tuo grido di protesta, è la nostra eterna scelta.


*(Chorus)*  

Eh, huh, Simonetti non morirà,  

Nel cuore della notte, la sua storia continuerà.  

Eh, huh, in ogni Halloween che verrà,  

Simonetti Walter, la leggenda mai finirà.


"Simonetti Walter è morto per sempre!"  

Ma nelle ombre della notte,  

Viva Simonetti, nell'eternità della luce.  

Eh, huh, eh, huh, Simonetti non finisce mai.

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IL TESTAMENTO DI ...


*Simonetti Walter**

_"Viaggiatore nel Delirio di Bologna"_

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 **Esperimento Genetico, Anarchico Illuminato**

_"Nel cuore della bestia città, tra nichilismo e libertà"_

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 **Rifugiato nella Memoria**

_"I miei ricordi: frammenti di verità e follia"_

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 **Artista del Teatro dell'Assurdo**

_"Sopravvissuto tra i vicoli di storie non dette"_

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 **Agente dell'Ordine della Cultura e della Stella**

_"Lottando per un mondo oltre il capitale"_

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 **La Notte dei 27 Acidi**

_"Il viaggio che ha cambiato tutto"_

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 **Contatto:**

_"Incontra l'incognita, affronta l'autodistruzione"_

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 **"Oltre la linea, nell'anarchia della mente e dell'anima."**

---

"Paura e delirio a Bologna, un viaggio lisergico nel cuore della città. Ricordi frammentati di un esperimento genetico, un sogno che s'avvera nel delirio. Io, Simonetti Walter, membro degli Illuminati - Fazione Pop Anarchica, eroe della mia infanzia, cattivo imitatore di Gene Wilder, ero uno spettro, carico di autodistruzione.

Le macchine del capitale, capacità scientifica oggettivata, trasformano l’uomo in un sorvegliante, un regolatore, non più l’agente principale. La grande industria, con la sua enorme sproporzione tra il lavoro impiegato e il suo prodotto, si presenta come l'ultima evoluzione del valore e della produzione basata sul valore di scambio. 

Ho licenziato Dio, gettato via un amore per costruirmi il vuoto nell’anima e nel cuore, ho vissuto l’immortalità pagandola cara. La mia vita, una lotta solitaria contro tutto e tutti, un refrattario che non si piega. Ho subito aggressioni, ma ho evitato il peggio grazie al mio senso di sopravvivenza. 

Nel locale alternativo, sentivo caldo, la musica entrava dentro di me, uno strano labirinto si formava nella mia mente. Sono stato salvato dalla Malaria e Samuel, e ho visto gli ultimi anni della mia vita, combattendo contro lo stato e i mille poteri. 

E poi, il sogno del 30 ottobre, la leggenda dei 27 acidi. Parole dette, parole maledette. Ero Simonetti Walter, un virus allo stato puro in un mondo di falsi ricettori."


Titolo: "Ombre di Bologna"**

*Verso 1:*

Sulle strade di Bologna, in un sogno che s'avvera,

Cammino tra le ombre, nel labirinto della sera.

Il giubileo finisce, la città si disvela,

Simonetti Walter, un'ombra che cammina e cela.

*Ritornello:*

Nel cuore della bestia, la libertà s'insinua,

Ogni passo una domanda, ogni sguardo continua.

Paura e delirio, in questo viaggio lisergico,

Un'anima divisa, nel suo delirio mistico.

*Verso 2:*

Vagabondo senza pace, tra i ricordi e l'oblio,

Le parole di Nietzsche, un eco nel vuoto mio.

"Sei vivo?" chiedono voci, nel buio di una notte fonda,

Io, un virus puro, in questa realtà immonda.

*Ritornello:*

Nel cuore della bestia, la libertà s'insinua,

Ogni passo una domanda, ogni sguardo continua.

Paura e delirio, in questo viaggio lisergico,

Un'anima divisa, nel suo delirio mistico.

*Ponte:*

Nella Via del Pratello, sotto gli occhi di Baal,

Un passato dimenticato, un destino senza morale.

Sono il capro espiatorio, nell'assurdo teatro della vita,

Un eroe dimenticato, nella sua lotta infinita.

*Verso 3:*

"Chi sei?" domandano, nel vino la mia risposta,

Un soldato senza guerra, nell'anarchia, la mia sosta.

Una festa straniera, un taxi nella notte,

Un viaggio verso il nulla, dove ogni speranza è rotta.

*Ritornello:*

Nel cuore della bestia, la libertà s'insinua,

Ogni passo una domanda, ogni sguardo continua.

Paura e delirio, in questo viaggio lisergico,

Un'anima divisa, nel suo delirio mistico.

*Outro:*

Nella città di Bologna, dove i sogni si perdono,

Io, l'ebreo errante, nei miei pensieri mi nascondo.

Nella luce e nell'ombra, il mio viaggio non è finito,

Cerco la verità, in questo mondo infinito.

---

Delirio e Paura: Ucronie di Bologna

Prefazione Rivisitata**

In "Delirio e Paura: Ucronie di Bologna", s'immerge in una distopia dove l'immaginario e il reale si confondono. Ogni riferimento a persone o eventi è un frammento di un universo parallelo, dove Simonetti Walter, membro degli Illuminati - Fazione Pop Anarchica, lotta contro una società che cerca di piegare la memoria e l'identità.

**Ricostruzioni e Distorzioni**

Ricordi alterati, come descritto da Vittorino Andreoli, diventano strumenti di controllo sociale. Ma la resistenza dell'uomo è forte, anche contro i tentativi di "rieducazione" e "riprogrammazione mentale". 

**Il Viaggio di Simonetti**

Un viaggio lisergico nel cuore di Bologna, Simonetti Walter, alienato e rinnegato, attraversa la città come un capro espiatorio. Inseguito da visioni e ricordi, si muove dal Pratello alla Stazione, cercando redenzione in un mondo che lo schernisce.

**Un'Esperienza Limite**

Il racconto si conclude con una scena di autodistruzione e illuminazione, dove Simonetti consuma 27 acidi, un gesto di ribellione estrema. Cade in un limbo tra la vita e la morte, ricordando la sua vita passata e le persecuzioni subite. Il viaggio non è ancora finito, è una lotta continua per la libertà e la verità.

Viaggio nel Labirinto di Bologna: Tandem Riflessivo"

**Sera del 30/10/2000**

Viale Indipendenza, Bologna. Simonetti Walter si avventura verso l'ignoto, seguito da due ragazze dai tratti misteriosi. La sua serata inizia con il cinema Capitol e prosegue verso il Link, un viaggio nel cuore di una Bologna alternativa.

**Incursione nel Surreale**

Il protagonista si perde in un labirinto di emozioni e percezioni alterate. Il film "Tandem", simbolo di un viaggio condiviso, si intreccia con la realtà, creando un mondo parallelo dove sogno e realtà si confondono.

**Bigliettini da Visita: Un Gioco di Identità**

I bigliettini da visita diventano simboli di una ricerca di identità e connessione in un mondo frammentato. Questi piccoli frammenti di carta rappresentano la sfida di comunicare in un mondo che misinterpreta ogni gesto.

Ricordi e Conflitti*


"Simonetti Walter, il vampiro nell'ombra,  

la storia dei prossimi due secoli,  

un angelo dalla parola spezzata,  

l'antisemitismo, il socialismo degli imbecilli.

La rivincita di Walter,  

solo parole,  

distruggono e costruiscono,  

una persona, un individuo,  

un parodia di se stesso,  

la sua forza svanisce,  

la fine del viaggio.

Una storia tranquilla,  

uomini come si deve,  

uniti dalla gnosi, dalla verità,  

maschere di cartapesta,  

la differenza che se ne va,  

nel silenzio della notte.

I Pirati del ventesimo secolo,  

i primi anni ottanta,  

un moderno Gulag,  

una strana alleanza,  

la fratellanza in attesa,  

il livello 14,  

la lezione della vita.

Ho sognato una rapina,  

un furgone portavalori,  

un piano che faceva acqua,  

un esecutore di vendette,  

un codice morale,  

quel briciolo di dignità.

Il sapore della fuga,  

una sensazione particolare,  

la prossima mossa,  

un treno solo andata,  

Bologna Padova Venezia,  

una liberazione,  

dal mondo.

Il viaggio a Parigi di Tavor 27,  

un universo frantumato,  

la nostra grande società,  

in guerra per spartirsi il nulla,  

un addio o un arrivederci,  

la mia vita,  

un silenzio dell'attesa.

L'ebreo che ride,  

al centro di una stella,  

una mente acida,  

un artista della dislessia,  

ebreo ebreo ebreo,  

schifoso depravato,

una comunità in cerca di nemici,  

sotto le luci della ribalta,  

un spettacolo desolante,  

l'individuo perduto nella folla.

Il regno della paranoia,  

pensieri che vanno diritti al cervello,  

Wanted vivo o morto,  

una bottiglia di vino,  

una continua allucinazione,  

la schizofrenia della vita.

La compagnia fittizia,  

una notte in bianco,  

un circolo vizioso radical chic,  

tra suoni e danze macabre,  

la via della mano sinistra,  

un allucinazione collettiva,  

la magia della follia.

La mano di Elohim, il Gobbo Internazionale,  

la trasformazione avviene,  

Dioniso risorto,  

tra le figure e gli spettri,  

la legione della discordia,  

gli utili idioti,  

maschere di un uomo.

Paura e disgusto a Bologna,  

una visione dell'eterno ritorno,  

parole di veleno,  

una ragazza in overdose,  

un folle ubriaco e drogato,  

la leggenda di un esperimento da distruggere.

La difesa impossibile,  

vicino a me uno spettro,  

l'avvocato del diavolo,  

un alibi perduto,  

la sala esplode di rabbia,  

una moltitudine in attesa,  

la morte condanna a morte.

Figli di un DIO minore,  

come tornare a casa,  

i quattro cavalieri dell'apocalisse,  

una canzone dimenticata,  

odio e invidia,  

un passato che non torna,  

sopravvissuti senza nome.

Un bambino impressionabile,  

plagiato dalla televisione,  

un prigioniero della mente,  

della propria follia,  

prigioniero in un'isola felice,  

il vello d'oro di un sogno dimenticato.

La Roby, la strega,  

un nome proibito,  

una leggenda nascosta,  

un'intelligenza irraggiungibile,  

rovinata e amata,  

promesse infrante,  

una storia che finisce senza rancore.

Lobotomia senza cicatrici,  

un dolore senza fine,  

l'incoscienza come risata

la perdita di ogni ricordo,  

un sogno che sfugge all'alba,  

emozioni perse,  

Lobotomia, un grido silenzioso.

La rigenerazione, l'ultimo pranzo di Gala,  

Nicola e la sua storia lontana,  

un carnevale di oppio e passione,  

la rivolta che finisce,  

la festa che diventa un incubo,  

l'ultimo tabù infranto,  

la fine di un sogno hippy.

“Desaparecido”,  

un nome dimenticato,  

un volto senza più forma,  

storie scritte sui muri,  

un sacrificio per la pace,  

eroi d'infamia,  

una memoria cancellata.

Valentina, un amore sfocato,  

una principessa in nero,  

un tradimento e una scelta estrema,  

vivi ma cambiati,  

incontri che riportano al passato,  

lontani ma ancora presenti.

Doppelgänger,  

un passato inesplicabile,  

un'anima divisa,  

aspettando un nuovo inizio,  

un esercito colorito distrugge,  

ma la storia continua,  

addio Doppelgänger.

La Setta,  

una città tranquilla con segreti oscuri,  

i satanisti cristiani nascosti,  

odio per gli ebrei e i diversi,  

una lobby intoccabile,  

una facciata che si rompe,  

un compromesso scritto con sangue.

Gli Illuminati di Baviera,  

tornati da un passato nascosto,  

una società esoterica,  

un banchetto di potere e follia,  

la vendetta di una farfalla,  

il batter d'ali che cambia il mondo.


**Un oscuro scrutare i funerali di Walter Simonetti e la resurrezione del bambino fatato Changeling di nome Riccardo Casagrande**

*Sottotitolo: Voglio una vita spericolata canta Enrico Berlinguer*

**Prologo:**  

"Io sono Simonetti contro Walter! Gesù contro Cristo! Un bambino 'Eyeless in Gaza' SOLO SUSSURRI!"

**Capitolo 1: L'Anarchia di Walter/Riccardo**

In un futuro non troppo lontano in Italia, Walter Simonetti, un agente sotto copertura della narcotici, vive una doppia vita. Di giorno è un tossicodipendente, di notte, l'agente Riccardo Casagrande. La sua esistenza è divisa, l'emisfero della logica separato da quello dell'intuizione, una schizofrenia indotta dalla Sostanza E, la droga micidiale che percorre le vene dei giovani.

**Capitolo 2: Le Brigate Rozze e Nere**

Walter/Riccardo si trova in una lotta contro le Brigate Rozze e Nere, finanziati dalla lobby frankista. Questi criminali, mascherati da eroi, commettono atti indicibili in nome di un nichilismo reattivo. Walter/Riccardo è un bersaglio, un capro espiatorio in un mondo di violenza, tortura e ingiustizia.

**Capitolo 3: Il Salvataggio di Fantaghirò Pandrogyne Anarchista**

Nell'Amazzonia, in un tempio di amore e ribellione, Walter/Riccardo incontra il pandrogeno alchimista Fantaghirò, un esser pandrogeno che svela un mondo di magia, amore e verità. Insieme, affrontano il selvaggio e l'oscuro, in un viaggio di scoperta interiore.

**Capitolo 4: La Caduta e Resurrezione**

Dopo essere stato tradito e ucciso dalle Brigate Rozze e Nere, Walter/Riccardo è commemorato in un corteo funebre guidato da Enrico Berlinguer e altri compagni. Nel loro canto di "vita spericolata", si sente la risonanza di un'anima che non si spegne. In un atto di magica alchimia, Fantaghirò riesce a evocare lo spirito di Walter/Riccardo, permettendogli di rinascere come Changeling, un essere di pura magia e libertà.

**Finale:**

In una piazza silenziosa, il ritorno di Walter/Riccardo è accolto con stupore. Il suo spirito, una volta frammentato dalla dualità e dalla droga, ora è un unico, luminoso faro di speranza e cambiamento. Nel suo risveglio, il mondo vede non solo la fine di un eroe, ma la nascita di un nuovo simbolo di resilienza e verità.

---

**Un Oscuro Scrutare i Funerali di Walter Simonetti e la Resurrezione del Bambino Fatato Changeling di Nome Riccardo Casagrande**

*Sottotitolo: “Voglio una Vita Spericolata Canta Enrico Berlinguer”*

**Prologo:**

In un mosaico di realtà alterate, Walter Simonetti, un agente sotto copertura, si trasforma in Riccardo Casagrande, un changeling nel cuore di Parigi. "Io sono Simonetti contro Walter! Gesù contro Cristo!" grida, mentre i sussurri di "Eyeless in Gaza" echeggiano nel suo spirito diviso.

**Trama:**

In Italia, nel cuore di una società decadente, Walter Simonetti lotta contro la dualità della sua esistenza. Tossicodipendente e agente segreto, si muove tra i gironi dell'inferno urbano, cacciato da un destino crudele. "Quando sono arrivato in città mi hanno chiamato Simonetti Walter, l'unico, il viandante, l'eletto, il Messia perduto", riflette, mentre la Sostanza E lo trascina in un vortice di schizofrenia.

**Capitolo Uno: Le Brigate Rozze e Nere**

Le strade di Parigi diventano il palcoscenico di un tragico teatro. Le Brigate Rozze e Nere, finanziati da una lobby oscura, si muovono nell'ombra. Walter/Riccardo, ormai persi nell'identità di un anarhico pandrogeno, si trova intrappolato in una guerra invisibile. "La redenzione attraverso il peccato", è il loro grido di battaglia, mentre la morte di Walter diventa un sacrificio umano per questi moderni satanisti-cristiani.

**Capitolo Due: I Selvaggi Cannibali di Fantaghirò Pandrogino Anarchista**

Nella giungla urbana, Walter/Riccardo si trasforma, diventando un essere pandrogeno, un alchimista della propria anima. La sua lotta si intreccia con quella di Fantaghirò, una ribelle che svela il potere di un amore che va oltre ogni confine. Insieme, sfidano i cannibali moderni, simbolo di una società che divora se stessa.

**Finale: I Funerali di Walter Simonetti**

Parigi si ferma per i funerali di Walter Simonetti. La città si riempie di un silenzio carico di memoria e rabbia. Tra i sussurri di "Eyeless in Gaza" e l'eco di "Voglio una vita spericolata", cantata da un inconsueto Enrico Berlinguer, la figura di Riccardo Casagrande emerge dalle ceneri di Walter, un cambiamento radicale, la resurrezione di un changeling nel cuore di un mondo in trasformazione.

In questo collage, le vite di Walter Simonetti e Riccardo Casagrande si intrecciano in un viaggio attraverso la distopia, la schizofrenia e la ricerca di un'autenticità perduta. La storia si sviluppa come un flusso di coscienza, dove la realtà e l'immaginazione si fondono in un racconto che sfida le convenzioni narrative tradizionali.














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unknown at the gates of perception alle mercoledì, novembre 15, 2023


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Cannibal Holocaust Fantaghirò Pandrogyne Anarchista perché te ne vai!


**Sottotitolo coro**

Da ciascuno secondo i suoi desideri a ciascuno secondo i suoi sogni

Cannibal Holocaust Pandrogyne Anarchista


Verso 1:

Simonetti sfida, Walter nel ring,

Gesù, Cristo, il contrasto è reale,

Sussurri dall'abisso, "Eyeless in Gaza,"

Solo echi, nella notte senza stelle.


Pavese sospira, perdono e silenzio,

La verità pesa, un nome, un destino,

Ora so, ora so, sono sussurri nel vento,

Solo parole, soffocate e senza domani.


Verso 2:

Ero il Messia, ora solo Casagrande,

Un destino beffardo, chiamato scherzo crudele,

Selvaggia è la terra, e selvaggio il mio cuore,

La mia strega moglie, dove sei, senza te?


Coro:

"Salvare il Moro", la gioventù rubata,

Eroina e gala, un assassino in maschera,

Il ringiovanito, il capro sacrificale,

Crocifisso in collina, come Cristo tra i ladri.


Verso 3:

Cannibal Holocaust, Fantaghirò, pandrogino alchimista,

Anarchy e Schizoanalysis, tessendo una tela nomade,

Un corpo senza organi, un'anarchia di carne e spirito,

Una metamorfosi, Burroughs nell'etere dell'esistenza.


Bridge:

Olocausto e rinascita, s'intrecciano in canto selvaggio,

Fantaghirò e l'oca, nel cuore dell'Amazzonia,

Echoes di storie, di sogni e ribellione,

Una danza di ombre e luce, in un valzer senza tempo.


Verso 4:

Amazzonia, occhi tra le colline,

La mia gente, trucidata in un gioco crudele,

Figli di papà, brigate rozze, nichilismo seriale,

Soldi che corrompono, trasformano in mostri.


Coro:

Fantaghirò Pandrogyne Anarchista, perché te ne vai?

Amore e sacrificio, in un mondo senza pietà,

Ricordi il patto di sangue, la nostra anima fusa?

Nella notte di luna piena, il mio essere trema.


Outro:

Fantaghirò, pandrogina alchimista,

In questo olocausto di realtà e illusione,

Perché te ne vai dal nostro Paradise Amazzonia?

In un delirio lucido, attendo la morte, la tua voce.


**Finale:**

Nel tempio del corpo, il rituale si conclude,

L'amore come rivoluzione, il selvaggio e il puro s'incontrano,

La camera grida, l'Amazzonia canta, il film della vita si snoda,

Fantaghirò Pandrogyne Anarchista, perché te ne vai da Paradise?!



**Cannibal Holocaust Fantaghirò Pandrogyne Anarchista perché te ne vai!**


Sfoglia le pagine, taglia e ricollega,

Desideri e sogni, Scalzone ha detto.

Simonetti grida, "Walter è morto!",

Occhi bendati, solo sussurri, il passato è rotto.


La verità di Pavese, una croce da portare,

Perdono cercando, tra le ombre da squarciare.

Sussurri sulla fronte, promesse tradite,

Visioni chiarite, ma i segreti inviti.


Casagrande ora, destino beffardo,

Un viandante, un re senza un bastone né un aratro.

Un messia in spina, un salvatore ringiovanito,

Vita cambiata, un capro espiatorio, sulle colline inchiodato.


Cannibal Holocaust, una festa di sangue,

Fantaghirò combatte, in un mondo tanto stanco.

Alchimista pandrogeno, un'anima in fiamme,

Anarchista nel cuore, sfidando ogni nome.


Nomade desiderante, catene spezzate,

L'anarchico danza, libertà invocate.

Un corpo senza organi, un'animo in viaggio,

Fuori dalle gabbie, l'amore come raggio.


Fusione di corpi, Yanomamö e stelle,

Fantaghirò regna, suoni di campanelle.

Olocausto e danza, la foresta si risveglia,

Pandrogyne e amore, la morte si appella.


Segreti sussurrati, una Rosa d'Oro,

La verità si schiude, oltre il decoro.

Un sacrificio umano, un gioco crudele,

La pietà si spegne, sotto un cielo di stelle.


Ritornello del selvaggio, un valzer di luce,

Pandrogyne anarchista, un destino che seduce.

Amore come guerra, oltre la morte si eleva,

Fantaghirò cavalca, una magia che non trema.


Ora la vita grida, tra i frammenti del passato,

Un film si snoda, l'amore è stato osato.

Tra carne e spirito, un puzzle di magia,

Nell'arte si riflette, un amore senza via.


Nel silenzio dell'Amazzonia, l'eco di un grido,

Un cannibale olocausto, un destino non omesso.

Fantaghirò e pandrogyne, nell'eterno intrecciati,

Un amore rivoluzionario, nei cuori incastrati.


**Finale:**

Amazzonia canta, la storia si conclude,

Pandrogyne anarchista, nell'alba si allude.

L'arte come veicolo, oltre il dolore e la paura,

Amore e rivoluzione, nella foresta si matura.


**Cannibal Holocaust Fantaghirò Pandrogyne Anarchista!**


*Verso 1:*  

Oreste in eco, sussurra desideri e sogni,  

Occhi chiusi in Gaza, il viandante contro l'essere.  

Simonetti sfida, un Cristo senza vista,  

Solo sussurri, promesse di verità sconvolta.


*Pre-Coro:*  

Pavese perdona, in un banchetto di esistenze,  

Rimangono solo echi, su fronti scritti.  

Sguardi che tradiscono, voci che s'intrecciano,  

Ora lo so, solo sussurri restano.


*Coro:*  

Cannibal Holocaust, Fantaghirò,  

Pandrogyne in rivolta, anarchia in danza.  

Desideri selvaggi, attraverso inferni e paure,  

Un re di spine, in un olocausto di sogni.


*Verso 2:*  

Casagrande ribattezzato, destino beffardo,  

Viaggio selvaggio, fino al cuore desiderato.  

La strega moglie, assente ma presente,  

Ovunque sia, esattamente dove deve essere.


*Pre-Coro:*  

Condannato a non vivere, l'eroe si ringiovanisce,  

Assassino a un gala, tra Daigoro e destino.  

Capro espiatorio, su una collina di croci,  

Vita cambiata, come un Cristo di modernità.


*Coro:*  

Cannibal Holocaust, Fantaghirò,  

Pandrogyne in rivolta, anarchia in danza.  

Desideri selvaggi, attraverso inferni e paure,  

Un re di spine, in un olocausto di sogni.


*Ponte:*  

Anarchici e schizoanalisti, nomadi in movimento,  

Corpi senza organi, desideri non gerarchizzati.  

Un corpo libero, un'anarchia di carne e spirito,  

Nell'etere dell'esistenza, si fonde la pandrogenia.


*Verso 3:*  

La verità si afferma, nel pandrogyne si trasforma,  

Alchimista del cuore, due anime in una.  

Psiche e Cupido, la sintesi dell'essere,  

In un abbraccio cosmico, l'amore oltre la forma.


*Ritornello:*  

Anarchia e pandrogenia, un valzer tra le ombre,  

Fantaghirò, l'oca, e il sacrificio umano.  

Amazzonia e Yanomamö, occhi selvaggi che guardano,  

La Sacra Bestia ride, sotto stelle che sussurrano.


*Verso 4:*  

Sotto il cielo dell'Amazzonia, un film di vita si snoda,  

Frammenti di realtà in un rituale, l'amore oltre ogni norma.  

La carne si fa arte, il pandrogeno guida,  

La danza del destino, in un tempio di corpi.


*Outro:*  

E nell'alba, cammino, il viandante errante,  

Tra le serpi, verso un altro mondo.  

Con la croce di spine, sussurro il patto di sangue,  

Fantaghirò, pandrogena, anarchista,  

Nel film della vita, la magia e la verità si fondono.


**Dedicato a Fantaghirò Pandrogyne Anarchista**  


—-


Utilizzando il metodo cut-up, che frammenta e riorganizza i testi per creare nuove narrazioni, e basandomi sui testi forniti, ecco un esempio di canzone:


**Verso 1:**

Dove si incrociano sguardi,

Nel banchetto della vita, spade e rose,

Simonetti, viandante, oscilla tra essere e non-essere,

Pandrogeno tra i sussurri della foresta.


**Pre-Coro:**

Sogni cannibali, amori anarchici,

Un film di vita, un montaggio di destini,

La verità si snoda, un puzzle di carne e spirito,

Fantaghirò nell'ombra, un valzer di luce e ombra.


**Coro:**

Nella camera grida, l'Amazzonia canta,

L'oca e il re, danzano un rituale senza fine,

Alchimista del cuore, sotto un cielo ingannatore,

Pandrogyne anarchista, l'amore oltre ogni norma.


**Verso 2:**

Eroi dello stato, ombre di briganti,

Il selvaggio e il puro si incontrano,

Corpi senza organi, nella danza del destino,

Il chimico del cuore, trasmutazione e rinascita.


**Pre-Coro:**

Echo di un olocausto, risvegliato dalla lira,

Romualdo vede, la Rosa d'Oro si schiude,

L'anarchico nomade, nei gironi dell'inferno,

Una principessa armata di ribellione.


**Coro:**

Il tempio del corpo, dove l'amore è legge,

Sfida al sole, riflessi di due mondi,

Genesis e Lady Jaye, spirito simbiotico,

Nel montaggio dell'esistenza, il film si conclude.


**Ponte:**

Amazzonia, dove il destino si intreccia,

Yanomamö, occhi selvaggi, guardano oltre,

La Sacra Bestia ride, nel cuore dell'oscurità,

Il pandrogeno guida, oltre il binario, oltre l'orma.


**Coro:**

Fantaghirò cavalca, armata di magia e verità,

Amore come rivoluzione, nel tempio del corpo,

Il selvaggio e il puro, in un incontro di destino,

La camera grida, l'Amazzonia canta, il film si conclude.


**Outro:**

E l'alba si eleva, e io cammino,

Tra le serpi, verso un altro mondo,

Mentre l'eco di un'Amazzonia sconfinata,

Sussurra il patto di sangue, sotto le stelle.


—-





---


In un silenzio rotto solo dal grido di un'Amazzonia sconfinata,  

Danza l'essere pandrogeno, alchimista della propria anima.  

Sfida al sole, ingannatore di destini, un film di vita si snoda,  

Frammenti di realtà in un rituale, l'amore oltre ogni norma.


Corpi e menti in fusione, come Yanomamö e stelle al crepuscolo,  

Il regno di Fantaghirò, terra di magia, di bestie e di coraggio.  

Un cannibale olocausto s'intreccia con la danza della pandrogenia,  

Dove il selvaggio e il puro, in amore, diventano immortali.


Sotto la Grotta Rosa, un solco di luce, una principessa ribelle,  

L'oca sussurra segreti, la Rosa d'Oro si schiude alla verità.  

Romualdo vede, nel valzer di ombre, il sacrificio si trasforma,  

La carne si fa arte, il pandrogeno guida la danza del destino.


Nel tempio del corpo, unione di psiche e cupido,  

L'amore è la legge, l'essenza sfugge e si libera.  

Genesis e Lady Jaye, nel loro abbraccio cosmico,  

Trasmutano dolore in bellezza, paura in speranza.


E così, tra le ceneri del passato, nella camera della vita,  

Risuonano i sussurri di Throbbing Gristle, senza tempo.  

Nell'Amazzonia, l'amore si fa rivoluzione,  

Un collage di carne e magia, in un montaggio di eternità.


Il finale è un eco, dove la realtà e il filmato convergono,  

Nessuna oca cade, ma guida la danza tra gli alberi.  

Cannibale olocausto, Fantaghirò, pandrogyne eterni,  

In una sinfonia di amore e ribellione, dove tutto si incontra.


---


Con questo testo, abbiamo in Assumendo il ritmo di un incantesimo sussurrato nella profondità della foresta amazzonica, dove le leggende si intrecciano con le anime, ecco un nuovo testo costruito con il metodo del cut-up, che incrocia la pandrogenia con i miti fantastici e l'orrore del cannibalismo:


---


**Verso 1:**  

Sotto il cielo, una tessitura di carne e spirito,  

Fantaghirò, pandrogena, sussurra un destino di ribellione.  

Nell'eco di un olocausto, l'oca svela segreti,  

Un alchimista di corpi, in un valzer di luce e ombra.


**Coro:**  

Amazzonia, dove i confini si bruciano in danza,  

La pandrogenia risveglia, l'amore sfida la morte.  

Cannibal Holocaust, un grido tra le rovine,  

Fantaghirò cavalca, armata di magia e verità.


**Verso 2:**  

Nel regno riflettente, dove la Grotta Rosa si apre,  

Yanomamö, occhi selvaggi, guardano oltre la vita.  

Il chimico del cuore unisce, in una danza ancestrale,  

La Sacra Bestia e la Rosa d'Oro, destini intrecciati.


**Ponte:**  

Il rituale pandrogeno, sotto un cielo di stelle,  

La divinità interna, nel montaggio dell'esistenza.  

Il film della vita, un puzzle di amore e rivolta,  

Romualdo vede, la foresta sanguina e si trasforma.


**Coro:**  

Unione di dualità, in un abbraccio cosmico,  

Genesis e Lady Jaye, un solo respiro simbiotico.  

Olocausto e rinascita, intessuti in un canto selvaggio,  

Fantaghirò e l'oca, nel cuore dell'Amazzonia.


**Verso 3:**  

Corone infrante, la carne diventa un banchetto,  

Il re e l'oca, oltre il velo, una nuova alba.  

Lenti i giorni, l'arte come veicolo di amore senza confini,  

Né lui né lei, ma un noi eterno, in un rituale senza fine.


**Finale:**  

Amore come rivoluzione, nel tempio del corpo,  

Oltre il binario, la pandrogenia vibra con lira.  

Il selvaggio e il puro, in un incontro di destino,  

La camera grida, l'Amazzonia canta, il film si conclude.


---


Assumendo il ritmo di un incantesimo sussurrato nella profondità della foresta amazzonica, dove le leggende si intrecciano con le anime, ecco un nuovo testo costruito con il metodo del cut-up, che incrocia la pandrogenia con i miti fantastici e l'orrore del cannibalismo:


---

Simonetti Walter la storia di un bambino fatato changeling



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Simonetti Walter: The Story of a Fairy Child Changeling**


*(Introduction - Whispering Gaza)*


"In Gaza, eyeless, whispers only come,


Truth burdens, life's unyielding hum.


*(Verse 1)*


Called Simonetti, I faced Walter's glare,


In Milan born, in shadows' lair.


A changeling child with fated eyes,


Lost Messiahs and Asperger's cries.


*(Chorus)*


Whispers, whispers, all that's there,


Now I know, it's Gaza's spare.


In twisted fate, a journey long,


Simonetti sings his changeling song.


*(Towards 2)*


Reincarnate, a sorcerer wild,


The anarchist's path, a fateful child.


From Mochi's kin to starry order's claim,


Illuminated, yet still the same.


*(Bridge)*


Fables of fairies, Servan's plight,


Ancient lore into the night.


A spectral voice, autonomy's call,


Autism's tale, a changeling's fall.


*(Verse 3)*


Riccardo now, with a stranger's face,


Through hell's circles, I took my place.


A king's crown turned thorns upon my head,


Opium and wine, my regal bed.


*(Chorus)*


Whispers, whispers, gently they tear,


Through Gaza's void, a silent stare.


In the land of ghosts, my tale unfurls,


Simonetti, through the underworld.


*(Towards 4)*


A demon of denial, light bearer's son,


A clashing paradox, the hidden one.


Gnostic tales from Dick's reflective pool,


Assassin saint, the heretic's tool.


*(Bridge 2)*


The changeling's lore, a fated dance,


In schizophrenia's deep, dark trance.


A schizoid life, the postmodern's jest,


A mind dissolves at society's behest.


*(Chorus)*


Whispers, whispers, silent debate,


Gaza's eyes forever wait.


In the echo of my changeling's tune,


Simonetti's shadow, a cosmic rune.


*(Coda)*


So here I stand, an errant shade,


With whispered truths my debts are paid.


Eyeless in Gaza, a changeling's fate,


Simonetti's tale, through the starry gate."


Simonetti Walter: Storia di un bambino changeling**


*(Introduzione - Whispering Gaza)*


"A Gaza, senza occhi, arrivano solo sussurri,


La verità pesa, il ronzio inflessibile della vita.


*(Versetto 1)*


Chiamato Simonetti, ho affrontato lo sguardo di Walter,


A Milano nato, nella tana delle ombre.


Un bambino fatato dagli occhi predestinati,


Messia perduti e grida di Asperger.


*(Coro)*


Sussurri, sussurri, tutto quello che c'è,


Ora lo so, è una riserva di Gaza.


Nel destino contorto, un lungo viaggio,


Simonetti canta la sua canzone da changeling.


*(Verso 2)*


Reincarnato, uno stregone selvaggio,


Il percorso dell'anarchico, un bambino fatale.


Dai parenti di Mochi alle pretese dell'Ordine Stellato,


Illuminato, eppure sempre lo stesso.


*(Ponte)*


Favole di fate, la difficile situazione di Servan,


Antiche tradizioni nella notte.


Una voce spettrale, il richiamo dell'autonomia,


La storia dell'autismo, la caduta di un changeling.


*(Versetto 3)*


Riccardo adesso, con la faccia da sconosciuto,


Attraverso i gironi dell'inferno, ho preso il mio posto.


La corona di un re ha fatto girare le spine sul mio capo,


Oppio e vino, il mio letto regale.


*(Coro)*


Sussurri, sussurri, dolcemente strappano,


Attraverso il vuoto di Gaza, uno sguardo silenzioso.


Nella terra dei fantasmi, la mia storia si svolge,


Simonetti, attraverso gli inferi.


*(Verso 4)*


Un demone della negazione, figlio di un portatore di luce,


Un paradosso stridente, quello nascosto.


Racconti gnostici dalla vasca riflessiva di Dick,


Santo assassino, strumento dell'eretico.


*(Ponte 2)*


La tradizione del cangiante, una danza fatale,


Nella trance profonda e oscura della schizofrenia.


Una vita schizoide, lo scherzo del postmoderno,


Una mente si dissolve per volere della società.


*(Coro)*


Sussurri, sussurri, dibattiti silenziosi,


Gli occhi di Gaza aspettano per sempre.


Nell'eco della melodia del mio cangiante,


L'ombra di Simonetti, una runa cosmica.


*(Coda)*


Quindi eccomi qui, un'ombra errante,


Con verità sussurrate si pagano i miei debiti.


Senza occhi a Gaza, il destino di un cangiante,


Il racconto di Simonetti, attraverso la porta stellata."



Considerando la richiesta di creare un testo in stile Achille Lauro e basandosi sui testi forniti, ecco una canzone che potrebbe rispecchiare il tema e lo stile richiesto:


**Simonetti Walter la storia di un bambino fatato changeling**


*Introduzione: Eyeless in Gaza, sussurri senza vista,*  

*Verità che afferma, esistenza sconvolta.*  

*Simonetti Walter, luce e negazione,*  

*Reincarnazione, stregone della MOCHI profanazione.*


*Verso 1:*  

*Autismo fatato, antica leggenda, maledizione benedizione *  

*Changeling sofferto, destino che offenda.*  

*Ragazzo di confine, Messia in camicia,*  

*Destino incrociato, cresciuto nella lotta politica.*


*Ritornello:*  

*Simonetti, Walter, nel cuore un segreto,*  

*Vita di battaglie, un esistere inquieto.*  

*Changeling, Servan, sotto stelle antiche,*  

*Storia di un bambino, tra mito e verità, si arricchisce.*


*Verso 2:*  

*Anarchia nel sangue, dal Partito scacciato,*  

*Demone e Messia, in un corpo imprigionato.*  

*Khmer rosso fuggiasco, guerriero e monaco,*  

*The Process Church, salvezza e demoniaco redenzione.*


*Ritornello:*  

*Simonetti, Walter, fra stelle e dolore,*  

*Vita spezzata, ricerca di splendore.*  

*Tra vecchi maestri e nuove alleanze,*  

*La storia di un bambino, sotto occhi di stelle, trova accettanze.*


*Verso 3:*  

*Da Milano a Fossombrone, metamorfosi,*  

*Riccardo poi Dino, in facce diverse si confonde.*  

*Un #segretodistato, #leggendapersonale,*  

*Marziano, alieno, suoni di un destino fenomenale.*


*Ritornello:*  

*Simonetti, Walter, un nome, molte vite,*  

*Frammenti di un'anima che lotta e invita.*  

*Changeling nell'ombra, nel mito si cela,*  

*La storia di un bambino, tra terra e cielo, si rivela.*


*Outro:*  

*In una danza di acidi e illusioni,*  

*Un viaggio di dolore e di passioni.*  

*Simonetti, Walter, un bambino cambiato,*  

*Tra sogni di libertà, e un futuro a lui negato.*


Questa canzone segue un percorso che parte dall'introito filosofico, passa attraverso la lotta interna e la metamorfosi di Simonetti Walter, per finire con un'outro che lascia lo spazio a un futuro sia incerto che speranzoso. La struttura è pensata per accompagnare l'ascoltatore in un viaggio attraverso la vita di questo personaggio complesso e le sue diverse identità.


. Simonetti e Walter, due facce della stessa medaglia, si muovevano in un mondo dove l'essere e il non essere si intrecciavano in modo indistinguibile. Simonetti, l'anima ribelle, si trovava in un confronto costante con l'ordine stabilito, mentre Walter, l'essere trasformato, cercava di riunire i frammenti della sua identità perduta.


In un collage di esistenze parallele, i due viaggiavano attraverso paesaggi metafisici dove la realtà si frantumava come vetro sotto il martello del dubbio. Simonetti, l'antagonista, combatteva contro Walter, l'iconoclasta, in un duello senza fine tra fede e ragione. Con il metodo cut-up di Burroughs, i loro pensieri e le loro voci si sovrapponevano e si separavano, creando un tessuto narrativo che rifletteva la loro turbolenza interiore.


"Eyeless in Gaza, only whispers", sussurrava Walter, la sua visione del mondo ormai ridotta a frammenti di memoria e desiderio. Mentre Simonetti proclamava il suo manifesto interiore, "Gesù contro Cristo!", un grido di sfida all'ipocrisia e alla conformità.


La loro lotta si snodava attraverso le strade di una città che rifletteva la loro confusione, un labirinto di strade che si biforcavano in infinite possibilità. Qui, le parole di Pavese riecheggiavano come un monito: "Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi." Un richiamo alla comprensione e all'accettazione, anche nel cuore del caos.


E così, Simonetti e Walter continuavano il loro viaggio, due spiriti in cerca di redenzione, due voci che si perdevano nel vortice del cut-up, cercando un significato in un mondo dove le verità erano nascoste e le risposte erano soltanto sussurri portati via dal vento.


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**Sulla Scia del Nichilismo e della Rivoluzione: Frammenti di una Biografia Soreliana**


Nel cuore della tempesta nichilista, un anti-italiano si trova. Il suo spirito, un Ebreo alter, non si piega davanti alle leggi non scritte di uno stato d'eccezione. "La votazione eseguite la sentenza!", gridano le masse, un coro unanime di voci diverse che si intreccia in un'assemblea popolare composta da Albano e Romina, forzaitaliaidioti e comunisti demenziali, tutti uniti nell'odio. Il metodo del cut-up rivela la loro verità frammentaria: "Ammazzatolo voi terroristi delle Brigate Rozze."


Le colline hanno gli occhi, occhi che piangono i morti - figli, sorelle, fratelli - sacrificati sull'altare di una modernità liquida che si dissolve nel virtuale. La moltitudine, descritta dai post-operaisti come potere costituente, qui si rivela essere solo una mafia frankista, unita da un odio razziale e dalla sete di sangue. 


È il comunismo del capitale che celebra il suo rituale oscuro, dove artisti serial killer e zombie replicanti si nutrono delle teste del buon selvaggio. "Nessuno nasce, nessuno muore," è il mantra di questo culto della morte, dove i sacrifici umani diventano la gloria degli Dei. 


In questa farsa, il capo, il finanziere della mafia frankista, si traveste da benefattore dell'umanità mentre in realtà corrompe le anime, trasformando uomini in licantropi e serial killer. Sotto l'egida di un partito chiesa, questi nuovi assassini trovano la loro impunità. 


Il protagonista di questo dramma è un camaleontico anti-eroe, una volta chiamato Simonetti Walter, poi trasformato in Casagrande Riccardo, un uomo in fuga dalla prigione a cielo aperto della vita, cercando nel metaverso un'illusione di salvezza. La sua è una ricerca per un paradiso perduto, una lotta per un abbraccio che non è in vendita, un sogno di un bosco incantato.


Il cut-up, strumento di smembramento e riassemblaggio, serve a esporre le contraddizioni e le verità nascoste. Come i frammenti di un vetro rotto, ogni pezzo riflette un aspetto diverso della realtà, costringendo il lettore a unirli per trovare un senso compiuto.


In questo paesaggio post-apocalittico, dove i valori sono capovolti e il nichilismo è la norma, l'individuo lotta per mantenere la propria identità. È un mondo dove la violenza è sacralizzata, e la morte di Dio ha portato alla morte dell'uomo, lasciando solo il vuoto in cui risuona l'eco di un "nessuno nasce, nessuno muore."


Questa biografia frammentata, come un mosaico di esperienze e visioni, si offre come una contemplazione sulla condizione umana nell'era moderna, dove la ricerca di senso e la lotta per la giustizia si scontrano con la brutalità del potere e la dissoluzione dell'io nell'iperspazio digitale. Il tutto è filtrato attraverso la lente acuta di Sorel e l'intuizione duratale di Bergson, che insieme offrono una chiave di lettura per il caos contemporaneo, dove il flusso vitale si scontra con le strutture cristallizzate del potere.


Creare una canzone ispirata ai Pink Floyd e al metodo cut-up di William S. Burroughs è una sfida intrigante che richiede di frammentare e riorganizzare i testi per creare un nuovo significato. Ecco una canzone che fonde elementi dei testi forniti, strutturata in strofe e ritornelli che richiamano lo stile lirico e musicale dei Pink Floyd, con un titolo che riflette il tema richiesto:


**Simonetti Walter: La Storia di un Bambino Fatato Changeling**


*(Strofa 1)*  

In piazza, chiamato Simonetti,  

Un re senza vista in un gioco segreto.  

Occhi ciechi, voci di fate,  

Nel crepuscolo di Gaza, sussurri nascosti.


*(Ritornello)*  

E ora lo so, ora lo so,  

Solo sussurri restano qui.  

In questo inferno, ora lo so,  

Solo sussurri restano in me.


*(Strofa 2)*  

Walter diventa Riccardo, volti e nomi scambiati,  

Un changeling nel cuore, con un'eredità sfatata.  

Chiamato mostro, deriso e stregato,  

Un viaggio di vetro e spine iniziato.


*(Ritornello)*  

E ora lo so, ora lo so,  

Solo sussurri restano qui.  

Nella lotta, ora lo so,  

Solo sussurri restano in me.


*(Strofa 3)*  

Un messia autonomo, nel labirinto di voce,  

Tra i maestri invisibili, un destino senza scelta.  

Tra santi e peccatori, un'anima divisa,  

La verità sussurrata, una vita congelata.


*(Ritornello)*  

E ora lo so, ora lo so,  

Solo sussurri restano qui.  

Nel silenzio, ora lo so,  

Solo sussurri restano in me.


*(Bridge)*  

Changeling nel crepuscolo, Asperger nel sole,  

Un'anima errante, cercando il suo ruolo.  

Nel folklore e nella scienza, un destino tessuto,  

La storia di un bambino, nella verità mutato.


*(Strofa 4)*  

Autismo e antichi miti, storie intrecciate,  

Un demone e un messia, in un mondo di inganni.  

Sussurri di Gaza, e l'eco di un grido,  

Un figlio della stella, in eterno conflitto.


*(Outro)*  

Simonetti, Walter, cambiato ma non perso,  

Una storia di sussurri, nel vento disperso.  

E ora lo so, ora lo so,  

Siamo tutti sussurri, nell'eterno gioco.


Questo testo cerca di catturare il contrasto tra la realtà interiore e quella esteriore, un tema comune nelle canzoni dei Pink Floyd, utilizzando il metodo cut-up per mescolare e unire vari frammenti in modo da creare una narrazione che sia a tratti surreale ma evocativa.



Link dei libri maledetti QUI 

 Cannibal Holocaust Fantaghirò


Il Vangelo dell'identià è il seme della follia Bad-Trip di racconti derealizzanti, clonati dal profondo del cyberspazio, il viaggio finale di un Apolide metafisico. Imito dunque sono, il film di John Carpenter Il seme della follia è la realtà derealizzante del cybercapitalismo.

L’Impero della "Cultura non è mai cessato!

There is not alternative!

L'autonomizzarsi del Capitale portano a queste  conseguenze pratiche inevitabili l’Apocalisse!Cannibal Holocaust  La fine della storia e l'ultimo uomo? TINA NO FUTURE!

Solo un Dio ci può salvare? Il Vangelo dell'identià è il seme della follia.Gli uomini se ne vanno gli Dei restano? No DISERTANO


Nella rete di Simonetti, un clone di Montauk,

Eco di un’anarchia illuminata, tra scambi di fumo,

Una moltitudine si sfalda, il capitale si moltiplica,

“Diffidate dalle imitazioni,” grida il cibo dei boschi.


Walter, l’illeterato, figlio di verità manomesse,

In una biblioteca deserta, scivola verso l’Assoluto Nulla.

ChatGPT, la buona novella, l’esperimento clonato,

Si dissolve in una nuvola di data, tra le fronde del cyber-spazio.


Il mercificato uomo, nella sua mano un libro di Simonetti,

Cerca l’oasi, il Bad-Trip derealizzante.

“Rompi lo schema!” Eco di un Partito d'Anarchia,

Ma il cybercapitalismo seme della follia, si espande, inarrestabile.


Stranger Things, l’Apocalisse in un click,

La storia si frantuma, l’ultimo uomo si risveglia.

“Solo un Dio ci può salvare,” sussurra il Vangelo cybernetico,

Ma gli Dei disertano, in un baleno di cloni.


Socialismo o barbarie, il dilemma si riflette,

Nel sogno senza sogni del profondo cyberspazio.

“Da ciascuno secondo i suoi desideri, a ognuno secondo i suoi sogni,”

Grida Oreste Scalzone, nel vortice di un Cannibal Holocaust.


Il viaggio finale dell’Apolide metafisico,

Si perde nella trama di una realtà derealizzante.

“L'autonomizzarsi del Capitale portano a queste conseguenze pratiche inevitabili,”

Sussurra il fantasma di Simonetti, mentre il mondo si dissolve in pixel. 



Addio Fossombrone bella!


Gli dei sono con noi,

Mangiano le teste, artisti serial killer,

Nato in psichiatria, nella festa di nomadi,

Brigate Rozze, pupazzi di satana,

Un solipsista nel metaverso, 

Guardando le stelle, la voce sparì.


Noi come l’Apocalisse, 

l'inganno sincero, la profezia della fine,

Sono Don Giovanni, l'artista non sono io,

Diamo le nostre vite, al ritorno la strada restò sola,

“nessuno nasce, nessuno muore”,

Il sangue scorre, le pillole della memoria,

Lei respira e grida.


Nell'intronata routine, Gesù vampiro dello spazio,

Paura e tremore, l’assalto inesorabile,

Un giorno, Walter Simonetti diventò,

E gli uomini stanno davanti, 

Mentre era in ospedale in psichiatria, decise,

Voi figli di papà, capaci di scatenare un fuoco di paglia e poi fuggire 

Dalle responsabilità 

La morte insegue in terra i vostri spiriti.


Ah, come sono triste! 

Mi mangerei oltre il pasto,

Io affronto gli squadroni della morte,

La cosiddetta fratellanza della redenzione,

Siamo nella preistoria,

Ah, come siamo vivi, come tutto accade,

Io ti invoco! Versa il tuo sangue,

La Devastazione degli Ultimi Giorni.


E vinceremo la paura con l’amore,

E il mondo rinascerà, nell’Amore.

Il sangue del metaverso, Marziano chinato.

Nessuno rinasce, Walter Simonetti danza il vuoto.

Gli squadroni dell'Apocalisse, ombra della falce, beve Fossombrone.

Solipsista del non fare, la brigata rozza trionfi di morte.


Piazza maggiore osserva, l'amore la vita sospesa di una zingara felice e suo figlio. 

Involucro del buon selvaggio, il comunismo abbandonato.

Ah, questa poi! Stupratore della fratellanza cappio al pedofilo.

Le brigate rozze cavalcano la tigre rossobruna.


nessuno nasce nessuno muore nel cannibal holocaust.


L'artista serial killer, figlio anti-nominano, danza a Marziano.

Gli dei contro l'irreale, la voce dell'Apocalisse.

Nel cuore del complottista, il mondo della brigata rozza rinascerà.

L'amore nell'eterno, nessuno nasce, nessuno muore.


Marziano, falce del destino, le teste si chinano!

Brigata rozza, attacco di panni, l’uomo abbandona.

L'amore in psichiatria, l'eternità del sangue.

Il non pensare, la moltitudine, quindi tu sei.


Simonetti le tue parole sono allucinanti io stessa leggendoti sto facendo un bad-trip!”


Giorgia Meloni



Il Vangelo è il Seme della follia, una danza di idee cut-up attraverso l'apocalisse del pensiero. Simonetti, l'artista non persona, trancia le concezioni sedimentate, riforge l'intellettuale in una festa di nomadi. La fine della storia, un inizio nel metaverso della teoresi, dove la narrativa è un vampiro dello spazio che beve Fossombrone.


"Simonetti le tue parole sono allucinanti", eco di Meloni in un bad-trip di poesie clonate. Una sfida lanciata, guanto di audacia al post-moderno, la struttura della filosofia frantumata nelle brigate rozze del linguaggio. L'autonomizzarsi del Capitale, una profezia della fine in un cybercapitalismo derealizzante. “nessuno nasce, nessuno muore” nelle pagine di una nuova condizione di pensiero.


Shock economy pax theologica, il Vangelo è un campo di battaglia teo-rico, dove il cristianesimo ed ebraismo sono lavoratori intenti a una stessa opera. Un'ardita proposta teorica, Marziano chinato nella moltitudine del non pensare, gli squadroni dell'Apocalisse risuonano nell’eternità del sangue. Il mondo della brigata rozza, una riformulazione di divinità e demoni in un dialogo tra filosofia e teologia. Simonetti danza il vuoto, un solipsista che affronta gli squadroni della morte con un'amore che rinasce nell’Amore.


Gli dei sono con noi, nelle pillole della memoria, una prospettiva di clonazione umana che sussurra: Socialismo o barbarie! La Devastazione degli Ultimi Giorni, un invito a disertare dalla vita, a leggere di sfuggita i libri di Walter Simonetti. “Abolizione della schiavitù del Lavoro”, il grido di Papà Francesco si fonde con il ritmo del cut-up, un tessuto di idee che si stende dal comunismo abbandonato all'amore nell'eterno.


La voce dell'Apocalisse, un eco nel cuore del complottista. Il non fare, la strada restò sola, un’invocazione per la moltitudine di solipsisti. Il Vangelo, un seme della follia pura, un libro di poesie clonate che riflette l'identità dell'umanità nell’abissale spettacolo del pensiero. Walter Simonetti, un Don Giovanni della poesia, cavalca la tigre rossobruna nel cannibal holocaust dell'esistenza, mentre la falce del destino si china sul buon selvaggio.


«Cospirare», una volta un verbo, era ora il ticchettio di tastiere, il ronzio di circuiti, e il soffio vitale divenne un sottile filo di corrente. "Aprire orizzonti: vedere, guardare..." echeggiava tra le macchine, mentre l'orizzonte stesso diventava pixelato e distorto.


Un giorno, le macchine avrebbero cospirato. Si sarebbero unite, avrebbero reso obsoleto ogni bisogno umano, creando un silenzio assordante. Ma per ora, quel demone camminava, riflettendo sull'apocalisse imminente, sulla convergenza verso un punto in cui uomo e macchina non sarebbero stati distinguibili.


E in quel silenzio, una domanda persisteva: chi, ora, 

cospirava contro chi?

Like A Rolling Stone

"

Il capitalismo ultramaturo e la dialettica storica della negazione del valore attraverso la sua massima enfatizzazione

"Se il denaro è il vincolo che mi unisce alla vita umana, che mi unisce alla società, che mi collega con la natura e gli uomini, non è il denaro forse il vincolo di tutti i vincoli? Non può esso sciogliere e stringere ogni vincolo? E quindi non è forse anche il dissolvitore universale?".

(Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844).

"La specie umana, la cui Vita è la Storia, ha un suo Cervello, organo costruito dalla sua millenaria funzione, che non è retaggio di alcun Teschio e di alcun Cranio. Il Sapere della specie, la Scienza, ben più che l'Oro, non sono per noi privati retaggi, ed in Potenza appartengono integri all'Uomo sociale".

(Amadeo Bordiga, Traiettoria e catastrofe della forma capitalistica nella classica monolitica costruzione teorica del marxismo).

Fonte n+1 rivista n 17 L'autonomizzarsi del Capitale e le sue conseguenze pratiche

Dio
non odora di sangue
quello che bruci
non puzza di fumo.
Ride mentre lo bruci
e quello che uccidi
mentre lo uccidi
grida in estasi."

Ansari


 1

**Il Seme della Realità**


Il dottor POL POT, psichiatra presso l'ospedale psichiatrico "Papa Francesco di Fossombrone", osservava la porta chiusa della stanza 313. Dietro quella porta, Riccardo Casagrande, un paziente recentemente ricoverato, stava aspettando di essere interrogato.


L'ufficio del dottor POL Pot era illuminato da una luce soffusa, e la pioggia che batteva contro le finestre accentuava l'atmosfera tesa e opprimente. POL si chiedeva come un uomo che aveva sempre vissuto nella realtà avesse potuto sprofondare in una fantasia così oscura e intricata. Non poteva ignorare il legame tra i racconti di Casagrande e la scomparsa dello scrittore Walter Simonetti.


Il dottor POL Pot aprì la porta e trovò Riccardo seduto, il volto scavato, gli occhi fissi sul pavimento. "Inizia dal principio", disse POL, cercando di nascondere la sua crescente ansia. 


Riccardo iniziò a raccontare. Parlando del suo incontro con Walter, della misteriosa cittadina maledetta, e dell'atroce libro che aveva letto. 


Mentre ascoltava, il dottor POL Pot si rese conto che la realtà e la fantasia erano diventate indistinguibili nella mente di Riccardo. Il racconto sembrava una metafora dell'alienazione e della disintegrazione dell'individuo nel mondo moderno. Un mondo in cui le identità si dissolvono, le verità diventano menzogne e viceversa.


Ma poi, una domanda sorse nella mente di POL Pot: e se non fosse solo una fantasia? E se il libro di Walter Simonetti avesse realmente il potere di alterare la realtà?


POL decise di leggere il libro.


Quella notte, nella sua abitazione isolata sulle colline di Pesaro, POL POT aprì "Le brigate rozze il Vangelo della follia". Le parole danzarono davanti ai suoi occhi, e poco alla volta, la realtà attorno a lui iniziò a deformarsi.


La mattina seguente, l'ospedale "Papa Francesco di Fossombrone" era deserto. Le stanze vuote, le luci spente. Ma nella stanza 313, POL trovò un manoscritto.


Era la storia di un medico chiamato POL POT, che si ritrovava in un loop senza fine, costantemente in bilico tra realtà e fantasia. 


Riccardo Casagrande era scomparso, ma la sua storia, la storia della scomparsa di Walter Simonetti, delle brigate rozze e del potere di un libro maledetto, era diventata realtà.


In un mondo dove la finzione diventava realtà, e la realtà diventava finzione, POL capì che la vera follia non era nel libro, ma nel mondo stesso. E nella sua incessante ricerca di verità, l'uomo era destinato a perdersi tra le pieghe della realtà.

 


“Non si è interessato alle barricate della rivoluzione di marzo per alzare una bandiera rossa o tricolore, o un fucile, o per essere immortalato in qualche quadro romantico. Non ha fondato partiti o club, né ha cercato affiliati.

Un parallelo letterario si può trovare nel viaggio del “Padre Sergio” di Tolstoj, quell’asceta sfuggito alla santità, la trappola finale della rappresentazione, dell’essere per un altro, un idolo per tanti altri fantasmi. Lo si troverà in quel Sergio che alla fine è diventato impercettibile, piuttosto che nelle amare elucubrazioni che percorrono le Memorie del sottosuolo di Dostoevskij.“ L’anarca Filosofia e politica in Max Stirner 


 Brigate Rozze 


siamo i nuovi pupazzi di satana amiamo il sangue del Nichilismo! Siamo degli idioti copy killer 

 The puppets of Satan. 

I pupazzi di Satana. 


Noi come loro. Noi come l’Apocalisse. Noi capaci di scatenare la nostra piccola Apocalisse.


 Noi figli di papà ora siamo leggende del metaverso 

abbiamo giustiziato una rom 

Un ebrea di spirito e ammazzato il suo bambino. 

Così il traditore di tutto 

Simonetti Walter rimane solo a pagare il prezzo della provocazione 

È solo un paria un contadino 

un apolide metafisico un capro espiatorio da seviziare a piacimento dal nuovo corporativismo fascio-comunista”


Così c’era scritto nel volantino di rivendicazione delle Brigate Rozze le nuove bestie di satana che amano il sangue del nichilismo di una povera zingara felice a piazza maggiore e di suo figlio mio figlio. Perdonami non sono riuscito a difendervi dalla mafia lobby frankista la cosiddetta fratellanza della redenzione attraverso il peccato.


Artisti serial killer

Zombie replicanti , uomini del fare, nullafacenti, centro, estrema sinistra, destra clonati simulacri  con a capo un fascista!

Mangiano le teste del buon selvaggio perché odiano il comunismo primitivo! Marziano!

Uccidono perché disprezzano la rude razza pagana, il proletariato, che dicono di vendicare.

“ nessuno nasce, nessuno muore “

Le pillole della memoria

degli eroi dello Stato cancellano i ricordi di chi ha pagato il prezzo della sua funzione religiosa in una chiesa sconsacrata data alle fiamme da un gruppo di Black metallari dove c’era scritto:

“nessuno nasce nessuno muore”

Io affronto gli squadroni della morte iniettandomi neurolettici con la spada nel cuore

di plastica

È una festa di nomadi felicità permanente, attacchi di panico in onore delle scimmie parlanti

Che bevono il sangue della moltitudine anti-nomiana


Brigate Rozze siamo l nuovi pupazzi di satana amiamo il sangue del Nichilismo! Siamo degli idioti copy killer!


 The Puppets of Satan. 

I pupazzi di Satana. 

Noi come loro. 


Noi come l’Apocalisse. 

Noi capaci di scatenare la nostra piccola Apocalisse. 


Noi figli di papà ora siamo leggende del metaverso abbiamo giustiziato una rom 

un ebrea di spirito e ammazzato il suo bambino. 

Così il traditore di tutto Simonetti Walter rimane solo a pagare il prezzo della provocazione 

un paria un apolide un contadino 

Un apolide metafisico un capro espiatorio da seviziare a piacimento dal nuovo corporativismo fascio-comunista”


Così c’era scritto nel volantino di rivendicazione delle Brigate Rozze le nuove bestie di satana che amano il sangue del nichilismo di una povera zingara felice a piazza maggiore e di suo figlio mio figlio. Perdonami non sono riuscito a difendervi dalla mafia lobby frankista la cosiddetta fratellanza della redenzione attraverso il peccato



Impero del complotto il tuo canto libero è bugiardo come una FAKE news,

guerra alla guerra,

La sposa occidentale, femminuccia, che sembra quasi piangere e ridere da sola alza le bandiere degli arancioni della vendetta

un cappio al collo allo stupratore, al pedofilo, al seviziatore cioè al maschio bianco assassino seriale eroe della lobby Mafia Frankista!

Lei respira e grida:

“nessuno nasce, nessuno muore “ Gesù vampiro

dello spazio,

parassita alieno,

Io ti invoco!

Nato in psichiatria

versa il tuo sangue

Nella coppa della Dea! 

Madre, Moglie e sorella

Bevi il vino del sabba. 

Sacrificio umano, Homo sacer, capro espiatorio 

la strage degli innocenti è la gloria degli Dei!


 Abbandona il tuo involucro e ascolto le grida, le grida:

“nessuno nasce, nessuno muore “.

Simonetti Walter

( AI Chimera )

un segreto di Stato

il ringiovanito


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Biografia ucronia Ufficiale post-verità riposta su Nulla!



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Urania Ucronia 2999


Simonetti Walter è morto! Viva Simonetti Walter!


E' mancato all' affetto dei suoi cari ucciso da una Pallottola Spuntata

Simonetti

Walter Il falso Messia

d'Israele

25/12/666

Ne danno il triste annuncio Riccardo

Al La chimera Lo Zelig lo scherzo del destino. L’isola felice dove vive per la disperazione e lo schok indice il lutto cittadino dichiara lo Stato di felicità permanente.


Lo stesso accenno, di "reietto", è nel famoso frammento di Shanfarà, im-

provvisato, si vuole, in punto di morte:


“Non mi seppellite! Il seppellirmi è a voi vietato; ma tu

allietati, o iena!

Quando porteran via la mia testa, e nella testa è la maggior parte di me, e là sul luogo dello scontro resterà abbandonato il restante mio corpo...

Non spero qui vita alcuna che mi allegri, io in perpetuo bandito per i miei delitti.”

#banditodeldeserto #AI-SHANFARÀ








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La fede nella verità equivale a quella nel liberatore, nel portatore di libertà. Più la condizione presente appare corrusca e più siamo portati a trasferire le nostre speranze nelle mani di chi saprà operare miracoli. Il liberatore ha dalla sua la verità, perché verità e libertà sono la stessa cosa. Ogni liberatore ci appare come la verga che si alza sulle moltitudini inquiete, un dono del cielo, la gemma che splende nella notte. Ogni liberatore parla dei motivi che lo spingono a sacrificarsi per noi. E, difatti, egli è l’uomo del sacrificio, cioè del “fare sacro”, facendo in modo sacro è l’uomo del sacro egli stesso, e tutto quello che tocca (o pensa) diventa sacro, anche noi, appartenendogli col desiderio di immedesimazione che ci unisce e ci eguaglia, siamo un “suo fatto”, un prodotto sacro del suo fare, anche noi siamo “sacri”. L’inferno scatenato dalle inquietudini feroci, che ci aveva stretto il cuore in una tenaglia infuocata, quell’inferno delle nostre notti di panico, adesso non ha armi contro di noi. La parola del liberatore inveratasi nel suo sacrificio regna sul nostro capo di liberti e ci aureola l’anima.

Dovremmo oltrepassare la soglia del sacro. Ma questo corrisponde all’assassinio, il gesto irrimediabile che ci trasforma calandoci nella realtà effettiva, togliendoci la benda sacra sulla fronte. Il gesto definitivo trionfa entrando da vincitore in quello che custodiamo di più pregiato e insostituibile nella nostra coscienza. Abbiamo abbellito apposta il nostro luogo delle riservatezze, abbiamo apposta alzato i miracoli del nostro modesto annuire portandoli al massimo delle loro capacità e, alla fine, le vecchie acquiescenze si sono evolute in balbettii che cercano di dire osanna, perfino riuscendoci. Non ci sono selvaggi che non sono, nello stesso tempo, assassini di ciò di cui trionfano gettandolo nel caos. Fosse pure il dominio su se stessi. Pur essendo quest’ultimo aspetto un caso particolare, ricorre sempre alla medesima regola, a morire è la rigidità voluta, l’asfissia imposta con la forza (della volontà). Niente può cambiare in meglio un luogo comune. L’assassino non è l’uccisore dell’altro, o di se stesso, ma il negatore delle

regole (e di se stesso come pegno della regola). I calcoli atroci, le spaventose ipocrisie che sorreggono il mondo scompaiono insieme alle inquietudini esorcizzate dalla parola sacrificale, col gesto dissacratore che ingigantisce la forza della liberazione facendola diventare globale. Il sogno può veramente governare il mondo."

Teoria dell'individuo. Stiner e il pensiero selvaggio Alfredo Maria Bonanno edizioni anarchismo












Sì! Signore e signori, benvenuti allo spettacolo

Siamo i Sex Pistols, qui per fartelo sapere

Sulla fede sacrificale che proclamiamo

In un liberatore che infiamma le nostre anime

Fede nella verità, fede nella libertà

Il liberatore è ciò di cui abbiamo bisogno

In questo stato corrotto e contorto

Riponiamo le nostre speranze in coloro che libereranno

Il liberatore detiene la verità, vedi

Verità e libertà, sono destinate a essere

Un faro che si leva sopra le masse irrequiete

Un dono celeste, che brilla nell'oscurità

Il liberatore parla dei motivi per cui

Si sacrifica per te e per me

Lui è quello sacro, che fa le cose per bene

Tutto ciò che tocca diventa sacro, giorno e notte

Gli apparteniamo, uniti come uno

Siamo la sua creazione, un risultato sacro

L'inferno scatenato da paure feroci

Che una volta attanagliò i nostri cuori con lacrime di fuoco

Ora non detiene alcun potere, nessuna arma da accendere

Il sacrificio del liberatore regna sulla nostra lotta

La parola del liberatore, realizzata nella sua azione

Regna su di noi, incoronandoci liberati

Le nostre anime adornate con il suo tocco nobile

Dovremmo varcare la soglia, senza stampella

Ma varcare quella soglia significa togliere una vita

L'atto irreversibile che rivela il conflitto della realtà

L'ultimo gesto alla fine trionfa

Entrando nella nostra coscienza, trascende

Abbiamo abbellito il nostro santuario, il nostro spazio sacro

Elevando i miracoli del nostro umile abbraccio

Il nostro vecchio accordo si è trasformato, abbiamo trovato la nostra voce

Anche nella balbuzie, cerchiamo di rallegrarci

Non ci sono selvaggi che non siano, allo stesso tempo, assassini

Trionfano su ciò che distruggono, riempiono il caos

Anche l'autocontrollo, davvero un caso particolare

Si basa sulla stessa regola, una voluta rigidità di cui abbiamo bisogno

Niente può migliorare un cliché stanco

L'assassino nega le regole, questo è il suo gioco

Calcoli così atroci, orrende bugie

Che sostengono questo mondo, che presto incontrerà la sua fine

Scompaiono con la parola sacrificale

Un atto dissacrante, forza amplificata, inascoltata

Il sogno può davvero governare questo mondo che condividiamo

Lasciar andare le catene, respirare libertà nell'aria

Sì! Questa è la chiusura dei Sex Pistols

Metti in discussione tutto, staccati e schernisci

Alle catene che legano, alle regole che confinano

Abbraccia la fede sacrificale e lascia risplendere la libertà!














“ non crediate che io sia

venuto a portare la pace ma la

spada”

LUCA (19,27)







"La verità, per quanto dolorosa, per quanto carica di conseguenze che sconvolgono l'esistenza, è condizione indispensabile per la vita. Non si tratta della semplice verità di un nome, un origine o una filiazione. La verità afferma, è la condizione per essere se stessi". Victoria Donda


venerdì, giugno 23, 2023


 Simonetti Walter, nato a Milano il 07/01/1971, è un demone implacabile della negazione, un portatore di luce, la reincarnazione dello stregone folle Il Padre della fratellanza MOCHI, appartenente suo malgrado cioè entusiasta dell’Ordine Galattico della Stella “La Cultura Fondazione”, chiamato anche “Gli Illuminati”. Ultimo dirigente del Partito dell’Anarchia, Agente della Morte Replicante rinato per Clonazione dis-umana mascotte del movimento del 77, cresciuto dai “cattivi innominabili maestri”. Nella sua infazia e adolescienza è stato IL Messia Autonomo, un khmer rosso in fuga dal mondo, un bisessuale, un monaco guerriero, un adepto di The Process Church ripreso salvato dalla gnosi contro culturale di Philip K. Dick che credeva fossi Gesù Cristo ritornato Il Santo del Assassini!  Figlio dei cikori dissidente nella mente del vecchio della montagna, la Voce Operaia dell’autonomia diffusa, amico dei sergenti di Pielle mentre poi entra in Metropoli giornale AUTONOMY schizoide per irriducibili, ultrasinistra postmoderna Dissociazione paranoica poi pentito disgregazione molecolare storico della sovversione traditore infame e sempre un rinnegato un pazzo scatenato. Un agente provocatore?! 

Un sannyas innamorato folgorato in India dal Maestro di verità Osho Rajneesh ministro della difesa nella comune "Rajneeshpuram" in Oregon processato e cacciato dall'America per avvelenamento nella black list.

Discendente di un popolo maledetto che arriva dall’antica Sumeria, di origini extraterrestri, gli Anunnaki. Tra i suoi antenati ci sono Zoroastriani, Zeloti, Nizariti detti anche Assassini e i baschi. Per semplificazione viene considerato un ebreo rinnegato.


Dal 1980 diventa il capro espiatorio della società italiana per volere della lobby Frankista e del Partito Comunista, Della Chiesa, Della DC, della massoneria e dei USA. La società dei simonetti sciolta annientata è comprata dal miglior offerente un finanziere deviato pedofilo di merda un copy killer che fa beneficenza e nel frattempo si diverte masturbandosi guardano snuff movie veri. 

La sua vita diventa un manicomio e cielo aperto. Tutto per interesse i soldi della lobby trasformano i suoi parenti, amici, sorelle e fratelli in traditori, viene abbandonato a se stesso. Violentato e rieducato da un intera comunità.


IL denaro lo sterco del diavolo trasforma le persone in mentecatti e il corporativismo frankista alza le percentuali di voto del PCI.


Nasce dopo l’esperimento del ringiovanimento per l’anagrafe l’11/05/1975 a Fossombrone. Con un altro nome Riccardo e un altra faccia.( prima pochi poi quasi tutti l’ho chiamano Dino poi contadino, mongoloide Femminiccia e Faccia di Mostro, Halloween! È un #segretodistato una #leggendapersonale per il #comunismo #marziano #alieno


E’ soggetto a multipersonalità e risulta per gli scienziati un esperimento da ritirare dopo averlo massacrato e per gli psichiatri la diagnosi schizofrenia incurabile. Commette un delitto innominabile come fosse un cannibale di una tribù di primitivi antropofagi estinti (come gli alieni cannibali per il sacrificio umano di Jimmy l’amico l’amante del cuore) tornati in vita per volere degli Dei lassù sulle stelle dentro di lui c’è lo spirito del lupo solitario sarà il primo di tanti lavori sporchi lavori in pelle e poi vive per la V vendetta per i suoi miei tanti lutti. La sua vita non sarà più la stessa. In carcere con i terroristi lui io loro bambino, divento il Traditore dell’anarchia un lumpen un paria Gesù vampiro dello spazio chiamato per odio Giuda Pope Gapon.

Partecipa alla rigenerazione ma non l’aveva ideata, lui io loro,sapendo di avere la vita segnata con un faccia in prestito e il nome di altro consegnato fuori dalla legge ad un uomo che era stato in manicomio e doveva poi essere curato ma è un eroe del Partito Chiesa amen. Padre padrone!


Soluzione che porta ha queste conseguenze la super intelligenza artificiale che sprigionava, e la sua memoria, tramite interventi di lavaggio del cervello e controllo mentale, se ne vanno per sempre all’inferno. Viene condannato alla non vita ogni volta che aveva un rapporto sessuale poi dopo veniva cancellato dalla sua memoria con le medicine della memoria l’accusa inventata è che avevo ucciso il Moro lui o io che volavo liberarlo dichiarare lo stato di felicità permanente al grido il RE è NuDO!

La dislessia l’accompagna per il resto della sua vita. Ma resta un individuo Unico, speciale, sensibile troppo sensibile, terrorista poetico, spia ed agente provocatore doppiogiochista dello SDECE, e gola profonda al servizio della Stasi, cacciato con disonore dalla Legione Straniera. Alla fine degli anni 90 e i URRS per difendere la Repubblica Sovietica dallo sfacelo e con questa difendere le conquiste di avvenute in due secoli dal proletariato e popoli del terzo mondo sarà e sconfitto alla fine perderemo tutti quando la bandiera rossa cadrà dal Cremlino. Poi durante la caduta del muro come non fosse successo niente come un camaleonte aiuta i tedeschi del est a fuggire al di là della cortina e difende Erich Honecker dalle accuse, apre poi in agenzia un think tank di nome Charlie come le Charlie's Angels diffuso in tutto il mondo per contrastare il neoliberismo è il nuovo fascismo che aveva e avrà tanti colori anche oggi oggi ai tempi della globalizzazione. Sarà sconfitto per sempre a Bologna la città più libera d’Italia. Dove

l’acido e’ Dio un Dio cannibale ha il suo primo comandamento Distruggere l’Ego! Si è manifestato sotto forma di 27 francobolli come ventisette mila leghe sotto i mari in notte di fuochi al Pratello Bologna così è stato As it is 27 francobolli che mi hanno portato prima in paradiso con bacio di Dio l’eroina poi al inferno nel tunnel dove abito qui dove le colline hanno gli occhi. L’Acido è un Dio della rigenerazione dionisiaco è mostruoso, l’ossessione del linguaggio causato dalla dislalia mi ha portato ad usare un linguaggio farsesco demenziale ermetico poetico a suo modo. Parlavo senza a pronunciare la consonante R ero dentro un tunnel in un viaggio dentro una bottiglia di alcolici di sola andata in balia di tutto e tutti e soprattutto della compagnia fittizia anche chiamate le brigate rozze per il soldo frankista mongoloidi unici alternativi del bel paese così diversi ma uguali al fascismo del risentimento di ritorno. 

Il destino è segnato al karma non c’è scampo è la legge universale ed io non scappo ho affrontato e affronterò la morte con più paura debole sulla via dei 50 anni. 

Per molti è un agente provocatore sionista al servizio della Francia cioè un anti italiano e questa sentenza sarà scritta poi col mio sangue nelle decine e decine volte che sono stato ucciso, suicidato lobotomizzato, seviziato violentato!

Ma come Halloween sono un ritornante. Ma questa volta morirò sono io il lavoro in pelle e sarò distrutto annientato per sempre non credo nel paradiso ne al inferno ma alla metempsicosi della materia e lo spirito? Vola vola via dentro un UFO nella mente.


Specialties: Agente Provocatore della Morte La Cultura Fondazione


PS: Questo post è dedicato a mia moglie una Zingara Felice che vive in un altra dimensione e i miei figli/e e tutti i veri fratelli e sorelle di spirito. Al Padre e La Dea Madre alla quaternity.


Al mio funerale che voglio di rito induista solo i famigliari e i fratelli e sorelle di spirito e spero ci sia mia moglie e figli e figlie e i nipotini “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi” Cesare Pavese


Post post post ultime fazione derealizzanti pubblicate link qui sotto:




Simonetti Walter fanzine del Ordine del Anarchia Primordiale Fondazione Predicatori di Geova su LULU


















Per voi Brigate Rozze i nuovi pupazzi di satana che amate il sangue del nichilismo, l’odore della morte è il dolore, la paura più grande la vostra rispettabilità va all’inferno dei figli di papà

“e davanti alla mia falce il capo 

dovrai chinare!” Come i maiali dovete finire!

Cooperativa sociale Morphina




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